Niccolò dell'Arca e il Compianto di Santa Maria della Vita

The sculptural landscape of the late Italian Quattrocento was characterized by the emergence of groundbreaking artistic figures, capable of transcending the stylistic conventions of the time and infusing their creations with an unprecedented sense of dynamism and intense emotional charge. Among these masters of great originality stands out the figure of Niccolò dell'Arca (c. 1435/40 - 1494), an artist primarily active in Bologna, to whom works of remarkable impact are attributed. However, it is in the Lamentation over the Dead Christ, created for the church of Santa Maria della Vita in Bologna between approximately 1463 and 1490, that his plastic ability and his extraordinary expressive capacity reach their dramatic culmination. This work, consisting of a group of seven life-size terracotta figures arranged around the lifeless body of Christ, is particularly distinguished by the vehemence of the agitated gestures and by the palpable suffering that transpires from the faces of the characters, a dramatic quality that still evokes a profound emotional involvement in the viewer today. This thesis aims to analyze in detail the stylistic peculiarities of this sculptural group, unique in its kind, investigating how Niccolò dell'Arca, while working within a fertile artistic context influenced by various currents, was able to develop such a powerful and profoundly innovative sculptural language. Through a formal and iconographic analysis of the sculptures, we will seek to fully understand his mastery in translating such intense and realistic pathos into a material like terracotta. Finally, brief mention will be made of the critical reception of the work over time, highlighting its continuing relevance to the history of art. The thesis is structured in three chapters: the first will be dedicated to the reconstruction of Niccolò dell'Arca's artistic career, analyzing his works and his role in the lively Bolognese sculptural scene of the second half of the fifteenth century; the second chapter will focus on an in-depth analysis of the overall composition of the Lamentation, before moving on to a more detailed examination of the individual figures that compose it, paying particular attention to the expressive intensity of the faces and the eloquence of the gestures; the third chapter, finally, will explore the specificities of the terracotta technique employed by Niccolò dell'Arca, analyzing his material choices and their contribution to the expressive effectiveness of the work.

Il panorama scultoreo del tardo Quattrocento italiano fu caratterizzato dall'affermazione di figure artistiche dirompenti, capaci di trascendere le convenzioni stilistiche del tempo e di infondere nelle loro creazioni un inedito senso di dinamismo e un'intensa carica emotiva. Tra questi maestri di grande originalità spicca la figura di Niccolò dell'Arca (c. 1435/40 - 1494), artista prevalentemente attivo a Bologna, cui si devono opere di notevole impatto. Tuttavia, è nel Compianto sul Cristo Morto, realizzato per la chiesa di Santa Maria della Vita a Bologna tra il 1463 e il 1490 circa, che la sua abilità plastica e la sua straordinaria capacità espressiva raggiungono il loro culmine drammatico. Quest'opera, costituita da un gruppo di sette figure in terracotta a grandezza naturale disposte attorno al corpo esanime di Cristo, si distingue in modo particolare per la veemenza dei gesti concitati e per la palpabile sofferenza che traspare dai volti dei personaggi, una drammaticità che ancora oggi suscita un profondo coinvolgimento emotivo nello spettatore. La presente tesi si propone di analizzare in dettaglio le peculiarità stilistiche di questo gruppo scultoreo unico nel suo genere, indagando come Niccolò dell'Arca, pur operando in un contesto artistico fertile e influenzato da diverse correnti, abbia saputo sviluppare un linguaggio scultoreo così potente e profondamente innovativo. Attraverso un'analisi formale e iconografica delle sculture, si cercherà di comprendere appieno la sua maestria nel tradurre in un materiale come la terracotta un pathos così intenso e realistico. Infine, si accennerà brevemente alla ricezione critica dell'opera nel corso del tempo, evidenziando la sua continua rilevanza per la storia dell'arte. La tesi si articola in tre capitoli: il primo sarà dedicato alla ricostruzione della carriera artistica di Niccolò dell'Arca, analizzando le sue opere e il suo ruolo nel vivace panorama scultoreo bolognese della seconda metà del XV secolo; il secondo capitolo si concentrerà sull'analisi approfondita della composizione generale del Compianto, per poi passare a un esame più dettagliato delle singole figure che lo compongono, prestando particolare attenzione all'intensità espressiva dei volti e alla eloquenza dei gesti; il terzo capitolo, infine, esplorerà le specificità della tecnica della terracotta impiegata da Niccolò dell'Arca, analizzando le sue scelte materiche e il loro contributo all'efficacia espressiva dell'opera.