Risposta del tappeto erboso di Poa pratensis al taglio robotizzato

This thesis focuses on analyzing the effects of robotic versus traditional mowing on a turf consisting of Poa pratensis, a species widely used in both ornamental and sporting settings for its density, durability and aesthetic quality. In recent years, robot lawn mowers are finding increasing application in turf management, especially in private gardens, due to their time, sustainability, and efficiency advantages. However, knowledge about the morphological and physiological effects of these robots on turfgrass is still limited. For this reason, I followed this trial at the Experimental Agricultural Company of the University of Padua, comparing two types of cutting: traditional (performed once a week) and robotic (three times a week). During the observation period, from November 2024 to May 2025, several parameters related to turf quality, plant health, and turf structure were monitored. The results show that there were no significant differences between the two treatments in overall turf quality, cut quality, NDVI index, green cover, or weed presence. However, robotic cutting resulted in more and dry weight of tillering, indicating higher turfgrass density and vitality. It also helped to reduce the thickness of the felt, probably due to less soil compaction and the reduced size of the cutting residue. In conclusion, robotic cutting proved to be an effective and sustainable alternative to traditional cutting, capable of maintaining a high aesthetic and functional quality of the turf while improving some of its structural characteristics.

La presente tesi si concentra sull’analisi degli effetti del taglio robotizzato rispetto a quello tradizionale su un tappeto erboso costituito da Poa pratensis, una specie molto utilizzata sia in ambito ornamentale che sportivo per la sua densità, resistenza e qualità estetica. Negli ultimi anni, i robot tosaerba stanno trovando sempre maggiore applicazione nella gestione del verde, soprattutto nei giardini privati, grazie ai vantaggi in termini di tempo, sostenibilità ed efficienza. Tuttavia, le conoscenze sugli effetti di questi robot a livello morfologico e fisiologico sul tappeto erboso sono ancora limitate. Per questo motivo, ho seguito questa sperimentazione presso l’Azienda Agraria Sperimentale dell’Università di Padova, confrontando due tipi di taglio: il tradizionale (eseguito una volta a settimana) e quello robotizzato (tre volte a settimana). Durante il periodo di osservazione, da novembre 2024 a maggio 2025, sono stati monitorati diversi parametri legati alla qualità del tappeto erboso, alla salute delle piante e alla struttura della cotica erbosa. I risultati mostrano che non ci sono differenze significative tra i due trattamenti per quanto riguarda la qualità generale del tappeto erboso, la qualità del taglio, l’indice NDVI, la copertura verde o la presenza di infestanti. Tuttavia, il taglio robotizzato ha portato a un maggior numero e peso secco di accestimenti, indicando una maggiore densità e vitalità del tappeto erboso. Inoltre, ha contribuito a ridurre lo spessore del feltro, probabilmente grazie alla minore compattazione del suolo e alla dimensione ridotta dei residui di taglio. In conclusione, il taglio robotizzato si è dimostrato un’alternativa efficace e sostenibile al taglio tradizionale, capace di mantenere una elevata la qualità estetica e funzionale del tappeto erboso, migliorandone al tempo stesso alcune caratteristiche strutturali.