Analisi delle variazioni morfologiche di medio periodo del corso del fiume Tagliamento nel tratto di Flagogna (UD)

River systems characterized by a mobile bed, such as the Tagliamento River in the Flagogna area, exhibit strong morphological variability, mainly influenced by seasonal hydrological events. These events cause significant changes in the morphological units that make up the fluvial system, such as bars, active channels, islands, and floodplains. In particular, bankfull discharges have a significant impact on the morphological dynamics of the river. This study aims to analyse the morphological changes that occurred between June 2023, December 2023, and July 2024 in three sub-reaches (T4, T5, and T6) of the Tagliamento River in the Flagogna area. The analysis was carried out using multitemporal photo-interpretation based on drone orthophotos, along with digital elevation models (DEMs) processed using GIS software and Geomorphic Change Detection (GCD) tools, to generate Difference of DEMs (DoDs) between the surveyed periods. Photo-interpretation enabled the digitization and monitoring of spatial variations in morphological units such as low bars, active channels, islands, and floodplains, highlighting how the riverbed morphology dynamically responds to seasonal changes in flow. DoD analyses, on the other hand, accurately quantified erosion and deposition processes over time, revealing a variable volumetric balance across the different sub-reaches, with a seasonal alternation between sediment accumulation in summer/autumn and erosion during winter and spring. The integration of these results allowed for a deeper understanding of fluvial dynamics at the local scale, providing valuable insights for the sustainable management of the river corridor. In particular, the study highlights how maintaining a channel free from anthropogenic interference helps preserve the river’s natural self-organizing capacity, which is essential for its resilience and the conservation of riparian habitats.

I corsi d’acqua caratterizzati da un fondo mobile, come il fiume Tagliamento in località Flagogna, mostrano una forte variabilità morfologica influenzata soprattutto dagli eventi idrologici stagionali. Questi eventi determinano importanti modifiche nelle unità morfologiche che compongono il sistema fluviale, quali barre, canali attivi, isole e piane alluvionali. In particolare, le portate che riempiono da riva a riva il canale, ovvero le portate a piene rive, hanno un impatto significativo sulle dinamiche morfologiche del corso d’acqua. Il presente studio si propone di analizzare le variazioni morfologiche avvenute tra giugno 2023, dicembre 2023 e luglio 2024 in tre sottotratti (T4, T5 e T6) del Fiume Tagliamento in località Flagogna. L’analisi è stata condotta tramite l’utilizzo della fotointerpretazione multitemporale basata su ortofoto da drone e con l’utilizzo di modelli digitali del terreno (DEM), elaborati con software GIS e Geomorphic Change Detection (GCD) per ottenere modelli di differenza (DoD) tra i vari periodi considerati. La fotointerpretazione ha permesso di digitalizzare e monitorare le variazioni spaziali delle unità morfologiche come barre basse, canali attivi, isole e piane alluvionali evidenziando come la morfologia dell’alveo fluviale risponda dinamicamente alle variazioni stagionali delle portate. Le analisi DoD hanno invece quantificato con precisione i processi di erosione e deposizione che si sono succeduti nel tempo, rilevando un bilancio volumetrico variabile nei diversi sottotratti, con un’alternanza stagionale tra accumulo di sedimenti in estate/autunno ed erosione nei mesi invernali e primaverili. L’integrazione dei risultati ottenuti ha permesso di comprendere in maniera più approfondita le dinamiche fluviali a scala locale, fornendo indicazioni utili per una gestione sostenibile del corridoio fluviale. In particolare, lo studio evidenzia come il mantenimento di un alveo libero da interferenze antropiche contribuisca a conservare la naturale capacità di autorganizzazione del fiume, essenziale per la sua resilienza e la conservazione degli habitat ripariali.