Il limite al numero dei mandati per i Sindaci e i Presidenti di Regione è stato introdotto rispettivamente con la legge n. 81 del 1993, poi confluita nel d.lgs. n. 267 del 2000 (T.U.E.L.), e con la legge n. 165 del 2004. Quest’ultima, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 122 c.1 Cost., pone una serie di principi fondamentali ai quali la Regione è tenuta a adeguarsi. Tra questi si pone in rilievo, alla lettera f dell’art. 2, la “previsione della non immediata rieleggibilità allo scadere del secondo mandato consecutivo del Presidente della Giunta regionale eletto a suffragio universale e diretto, sulla base della normativa regionale adottata in materia”. La questione è però tutt’altro che semplice, tanto che sul tema è dovuta più volte intervenire la Corte costituzionale, da ultimo con la sentenza n. 64 del 2025, che dichiara l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Campania n. 16 del 2024. L’obiettivo di questa tesi è ripercorrere l’evoluzione della disciplina relativa alla limitazione dei mandati, analizzando le varie fonti normative coinvolte e le sentenze della Corte costituzionale in materia, per individuare quale sia il punto di equilibrio tra gli interessi costituzionali coinvolti.
La limitazione del numero dei mandati di Presidenti di Regione e Sindaci: il difficile bilanciamento tra contrapposti interessi costituzionali
MERLIN, MIRCO
2024/2025
Abstract
Il limite al numero dei mandati per i Sindaci e i Presidenti di Regione è stato introdotto rispettivamente con la legge n. 81 del 1993, poi confluita nel d.lgs. n. 267 del 2000 (T.U.E.L.), e con la legge n. 165 del 2004. Quest’ultima, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 122 c.1 Cost., pone una serie di principi fondamentali ai quali la Regione è tenuta a adeguarsi. Tra questi si pone in rilievo, alla lettera f dell’art. 2, la “previsione della non immediata rieleggibilità allo scadere del secondo mandato consecutivo del Presidente della Giunta regionale eletto a suffragio universale e diretto, sulla base della normativa regionale adottata in materia”. La questione è però tutt’altro che semplice, tanto che sul tema è dovuta più volte intervenire la Corte costituzionale, da ultimo con la sentenza n. 64 del 2025, che dichiara l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Campania n. 16 del 2024. L’obiettivo di questa tesi è ripercorrere l’evoluzione della disciplina relativa alla limitazione dei mandati, analizzando le varie fonti normative coinvolte e le sentenze della Corte costituzionale in materia, per individuare quale sia il punto di equilibrio tra gli interessi costituzionali coinvolti.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/88228