OLTRE IL COLORISMO. IL RUOLO DELL’EDUCAZIONE INTERCULTURALE PER DECOSTRUIRE I PREGIUDIZI E GLI STEREOTIPI, PROMUOVENDO IL RISPETTO DELLE DIVERSITA’, L’EMPATIA E IL DIALOGO NELLA SOCIETA’.

The aim of this thesis is to present and describe the phenomenon of colorism and the spread of the concept of race, in the educational field, from their birth and subsequent development up to the present day. In a second moment the attention will be shifted towards the spread of the phenomenon in the Italian school context, through some reflections starting from the research of Paola Tabet, one of the first anthropologist to have highlighted this reality. The following paper will also focus on how colorism affects primary school pupils' relationships. Then it will be show how the phenomenon of colorism is managed among primary school teachers and in conclusion we will focus on the change and the spread of this phenomenon over time. It will be pointed out that the ‘flesh color’ does not exist, or rather, it will show how, although there is no single color to describe the skin. Since ancient times the idea that there was a perfect color for the skin has always been strong and you will see how this concept has evolved over the years. There will also be an in-depth discussion on the relationship between skin color and bullying to show how these two aspects are connected. To do this, we will start from the Italian law against bullying by doing a little more in-depth, in particular, on ethnic bullying and bullying reserved for people with albinism; Referring also to the consequences that this phenomenon causes to the victims starting from some stories of people bullied because of the color of their skin. This article will conclude by focusing on the importance of education to overcome prejudices related to skin color, through dialogue and empathy.

La presente tesi si pone come obiettivo quello di presentare e descrivere il fenomeno del colorismo e della diffusione del concetto di razza, in ambito pedagogico, a partire dalla loro nascita e successivo sviluppo, fino ad arrivare ai giorni nostri. In un secondo momento l'attenzione verrà spostata verso la diffusione del fenomeno nel contesto scolastico italiano, attraverso alcune riflessioni a partire dalla ricerca di Paola Tabet, una delle prime antropologhe ad aver messo in evidenza questa realtà. Il seguente elaborato si concentrerà anche sul modo in cui il colorismo influenza il rapporto tra gli alunni della scuola primaria. Successivamente si dimostrerà come viene gestito il fenomeno del colorismo tra gli insegnanti di scuola primaria e in conclusione ci si focalizzerà sul cambiamento e sulla diffusione di questo fenomeno nel tempo. Verrà sottolineato il fatto che il "color carne” non esiste, o meglio, si mostrerà come, nonostante non esista un colore unico per descrivere la pelle, fin dai tempi più antichi sia sempre stata forte l’idea che ci fosse un colore perfetto per la pelle e si vedrà come questa concezione si sia evoluta nel corso degli anni. Inoltre sarà presente un approfondimento dedicato alla relazione che intercorre tra il colore della pelle e il bullismo per dimostrare quanto e come questi due aspetti siano collegati tra loro. Per farlo si partirà dalla legge italiana contro il bullismo facendo un piccolo approfondimento in particolare sul bullismo etnico e sul bullismo riservato alle persone colpite da albinismo; facendo riferimento anche alle conseguenze che questo fenomeno provoca alle vittime partendo da alcune testimonianze di persone bullizzate a causa del colore della pelle. La presente trattazione si concluderà focalizzandosi sull’ importanza dell’educazione per sconfiggere i pregiudizi legati al colore della pelle, attraverso il dialogo e l’empatia