Peter Brooks e il desiderio narrativo. Teorie della trama tra narratologia e psicoanalisi

This thesis explores Peter Brooks’ contribution to contemporary literary theory, with particular attention to his essays "Reading for the Plot" (1984) and "Seduced by Story" (2022). The aim is to investigate how Brooks evolved from an early phase focused primarily on the dynamics of narrative plot through an original interweaving of narratological and psychoanalytic concepts, in an attempt to move beyond the structuralist crisis, to a later phase marked by broader perspectives and a strong interest in the role that narrative plays today across various domains (legal, advertising, literary, etc.). At the heart of his study lies the idea that plot is not simply a sequence of events, but a dynamic process driven by a desire for meaning, resolution, and fulfillment—a desire that is satisfied only with the narrative’s end (its own death). Plot thus becomes a machine of desire, entirely structured around the tension between beginning and end and the myriad complications that unfold in between. To clarify Brooks’ position, the thesis offers comparisons with major theorists such as Genette, Jameson, and Cohn, along with a necessary dialogue with Girard’s concept of mimetic desire. In conclusion, the thesis reflects on the value of Brooks’ theories in a contemporary context, where it is increasingly critical to question the nature of narrative and its seductive power.

La tesi esplora il contributo di Peter Brooks alla teoria della letteratura odierna, con particolare attenzione ai saggi "Reading for the plot" (1984) e "Seduced by story" (2022). L'obiettivo è indagare come Brooks si sia mosso da una prima fase di produzione incentrata principalmente sulle dinamiche della trama romanzesca, servendosi di un originale intreccio di concetti narratologici e psicoanalitici nel tentativo di superare la crisi strutturalista, a una seconda fase dalle vedute più ampie, con uno spiccato interesse per il ruolo che oggi gioca la narrazione in più ambiti (giuridico, pubblicitario, letterario etc.). Al centro della riflessione vi è l’idea che la trama non sia una semplice successione di eventi, ma un processo dinamico orientato da un desiderio di senso, di conclusione, di compimento, appagato solo con la fine (la morte) della narrazione. La trama diviene così una macchina del desiderio, tutta giocata sulla tensione tra inizio, fine e le mille peripezie tra questi due estremi. Per comprendere la posizione di Brooks, la tesi propone confronti con nomi di importanti teorici come Genette, Jameson, Cohn, oltre che il necessario paragone con il concetto di desiderio mimetico di Girard. In conclusione, si propone una riflessione sul valore delle teorie di Brooks nel contesto contemporaneo, nel quale risulta sempre più cruciale interrogarsi sulla narrazione e sulla sua forza seduttiva.