Nella presente tesi si analizza il ruolo del realismo magico come strumento narrativo e simbolico di rafforzamento identitario, all’interno del contesto latinoamericano contemporaneo, con particolare riferimento ai romanzi Cometierra (2019) e Miseria (2023), dell’autrice argentina Dolores Reyes. La preponderanza di questo stile narrativo fugge la mera scelta estetica poiché, il realismo magico, costituisce un tramite per attingere a una tradizione letteraria profondamente radicata nella cultura ispanoamericana, capace di raccontare una realtà segnata da disuguaglianze, marginalizzazione e violenze sistemiche. In questo contesto la protagonista, una giovane dotata di poteri divinatori, personifica l’elemento magico: esso si intreccia con il quotidiano non per evadere dalla realtà, ma per restituirle una profondità simbolica capace di dar voce alle istanze silenziate, in particolare quelle delle soggettività femminili e periferiche. Il primo capitolo della tesi esamina le radici storiche e culturali del realismo magico, mentre il secondo si concentra sulle opere di Reyes, analizzando le dinamiche identitarie e le stigmatizzazioni sociali. Attraverso un'analisi dettagliata, nel terzo capitolo, si dimostra come il realismo magico non sia solo un'espressione artistica ed estetica, ma anche un potente strumento di denuncia sociale e di ricerca identitaria, capace di dare voce a chi è stato silenziato dalla violenza. Infine il quarto capitolo propone alcuni parallelismi tra le opere di Reyes e quelle di importanti scrittori latinoamericani. Si fa riferimento a Gabriel García Márquez e al suo romanzo Cent’anni di solitudine, evidenziando come attraverso la storia di Macondo e dei Buendía vengano rappresentate le radici indigene e il senso di appartenenza attraverso la terra. Successivamente viene analizzato il romanzo Pedro Páramo di Juan Rulfo, teatro della creazione di una dimensione intermedia tra vita e morte, in cui le anime erranti riflettono i temi della memoria e dell’identità. Infine si discute l’evoluzione della letteratura latinoamericana con un focus sulla nascita del movimento McOndo negli anni ’90, che propone narrazioni più moderne, urbane e critiche nei confronti della globalizzazione e delle tradizioni passate.
Il realismo magico come strumento di rafforzamento identitario nel contesto latinoamericano contemporaneo: analisi di Cometierra e Miseria di Dolores Reyes
RUGGERI, MARGHERITA
2024/2025
Abstract
Nella presente tesi si analizza il ruolo del realismo magico come strumento narrativo e simbolico di rafforzamento identitario, all’interno del contesto latinoamericano contemporaneo, con particolare riferimento ai romanzi Cometierra (2019) e Miseria (2023), dell’autrice argentina Dolores Reyes. La preponderanza di questo stile narrativo fugge la mera scelta estetica poiché, il realismo magico, costituisce un tramite per attingere a una tradizione letteraria profondamente radicata nella cultura ispanoamericana, capace di raccontare una realtà segnata da disuguaglianze, marginalizzazione e violenze sistemiche. In questo contesto la protagonista, una giovane dotata di poteri divinatori, personifica l’elemento magico: esso si intreccia con il quotidiano non per evadere dalla realtà, ma per restituirle una profondità simbolica capace di dar voce alle istanze silenziate, in particolare quelle delle soggettività femminili e periferiche. Il primo capitolo della tesi esamina le radici storiche e culturali del realismo magico, mentre il secondo si concentra sulle opere di Reyes, analizzando le dinamiche identitarie e le stigmatizzazioni sociali. Attraverso un'analisi dettagliata, nel terzo capitolo, si dimostra come il realismo magico non sia solo un'espressione artistica ed estetica, ma anche un potente strumento di denuncia sociale e di ricerca identitaria, capace di dare voce a chi è stato silenziato dalla violenza. Infine il quarto capitolo propone alcuni parallelismi tra le opere di Reyes e quelle di importanti scrittori latinoamericani. Si fa riferimento a Gabriel García Márquez e al suo romanzo Cent’anni di solitudine, evidenziando come attraverso la storia di Macondo e dei Buendía vengano rappresentate le radici indigene e il senso di appartenenza attraverso la terra. Successivamente viene analizzato il romanzo Pedro Páramo di Juan Rulfo, teatro della creazione di una dimensione intermedia tra vita e morte, in cui le anime erranti riflettono i temi della memoria e dell’identità. Infine si discute l’evoluzione della letteratura latinoamericana con un focus sulla nascita del movimento McOndo negli anni ’90, che propone narrazioni più moderne, urbane e critiche nei confronti della globalizzazione e delle tradizioni passate.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/88409