Tra ansia e turismo: il legame tra emozioni, salute mentale e esperienze di viaggio sostenibili

**ABSTRACT** This paper aims to investigate the concept of anxiety and the role it plays within the tourism context. The first chapter defines the meaning of the word anxiety, a psychological phenomenon (complex and pervasive) that heavily influences the life of every individual who suffers from it. Cognitive, physiological, and behavioral symptoms characterizing the individual are described in this regard. The focus is then placed on the difference between state anxiety and trait anxiety, emphasizing which one is a "temporary" state and which is a "permanent" state, almost being perceived as a trait of normal everyday life. These are presented by highlighting the temporary or chronic nature of this emotional state, with the respective symptoms that are thoroughly examined through the STAI diagnostic tool. Subsequently, different psychological theories—psychoanalytic, cognitive-behavioral, behavioral, and biological—are outlined, which have been able to analyze and interpret the causes and mechanisms that constitute anxiety, and then determine possible solutions to alleviate this chaotic state. In the second part of the paper, the term tourism is briefly examined, developing a short timeline to illustrate how the current conception of tourism has evolved. The term "tourist experience" is then analyzed as a complex process that includes psychological, physical, and emotional aspects before, during, and after the trip. The goal is to understand the difference between the term "tourist experience" and "tourism," both theoretically and practically, specifically by analyzing the individual tourist/visitor. The focus then shifts to the concept of **Odophobia**, a specific type of anxiety that heavily affects the traveler at different moments of the tourist experience. Although the concept of Odophobia is not yet fully accepted in the scientific context, it proves useful in describing the phenomenon of travel anxiety. Specifically, the analysis of the recent pandemic period, which exacerbated pre-existing anxieties and introduced new fears related to health and insecurity, provides a new perspective for understanding how Odophobia can influence the tourist's behavior, complicating the approach to travel. The paper concludes with a study of strategies to cope with travel anxiety, including psychological practices and techniques. The role of technology is examined, showing how it can offer support, although at the same time, it amplifies perceived stress. Additionally, the experience economy is discussed, emphasizing how it often highlights the central value of authenticity. Finally, the importance of creating sustainable and conscious tourism is reflected upon, aiming to respond to the emotional needs of travelers. This goal promotes unique experiences that reduce feelings of alienation and foster connections with local cultures. Ultimately, this not only supports local communities but also encourages psychological well-being by offering travelers a connection with themselves and others, turning travel into an opportunity for personal growth and emotional development.

ABSTRACT Il seguente elaborato è volto ad indagare sul concetto di ansia e che ruolo assume all’interno del contesto turistico. Nel primo capitolo viene inquadrato il significato della parola ansia, fenomeno psicologico (complesso e pervasivo) che condiziona pesantemente la vita di ogni essere umano che ne soffre. Per quanto concerne questo, sono stati descritti i sintomi cognitivi, fisiologici e comportamentali che caratterizzano il singolo. L’attenzione viene poi posta, sulla differenza tra ansia di stato e di tratto, andando a sottolineare quale delle due sia uno stato “temporaneo” e quale uno stato “permanente”, quasi ad essere percepita come un tratto della normale vita quotidiana. Sono quindi presentate evidenziando la natura temporanea o cronica di questo stato emotivo, con i rispettivi sintomi, che in maniera approfondita vengono messi in luce attraverso lo strumento diagnostico STAI. Successivamente sono state delineate le differenti teorie psicologiche – psicoanalitica, cognitivo-comportamentale, comportamentale e biologica - che sono riuscite ad analizzare ed interpretare le cause ed i meccanismi che costituiscono l’ansia, per poi determinare le possibili soluzioni per placare questo stato caotico. Nella seconda parte dell’esposizione dell’elaborato, è esamina brevemente il termine turismo sviluppando una breve linea temporale che illustri come si è arrivati alla concezione attuale di turismo. Analizzato poi, è il termine esperienza turistica concepita come un processo complesso che raggruppa aspetti psicologici, fisici ed emotivi prima, nel corso ed al termine del viaggio. Il tutto per così comprendere cosa la differenza tra quest’ultima e il termine: turismo, sia nell’ambito teorico che in quello pratico nello specifico analizzando il singolo turista/visitatore. Proseguendo, il focus si sposta sul concetto di Odofobia, tipo specifico di ansia, che condiziona pesantemente il viaggiatore nei diversi momenti dell’esperienza turistica. Nonostante il concetto di Odofobia non sia ancora del tutto accettato nel contesto scientifico, esso risulta essere comunque utile per descrivere il fenomeno dell’ansia da viaggio. Precisamente, l’analisi del recente periodo pandemico, che ha aggravato ansia preesistenti e introdotto nuovi timori legati alla salute e all’insicurezza, offre una prospettiva inedita per comprendere come l’Odofobia possa influenzare il comportamento del turista, complicando così l’approccio al viaggio. L’elaborato si conclude per mezzo dello studio di strategie utili ad affrontare l’ansia da viaggio, includendo pratiche e tecniche piscologiche. Si esaminano quindi, il ruolo della tecnologia, come questa riesca a garantire un supporto, nonostante al contempo amplifica lo stress percepito, e dell’economia dell’esperienza, che nella maggior parte dei casi sottolinea come valore centrale: l’autenticità. Infine, si riflette sull’importanza di generare un turismo sostenibile e consapevole per così rispondere alle necessità emotive dei viaggiatori, poiché tale scopo promuove esperienze uniche che permettendo una riduzione del senso di alienazione e favorendo il legame con le culture locali. Il tutto non solo per creare sostegno alle comunità, ma per incoraggiare il benessere psicologico garantendo ai viaggiatori una connessione con sé stessi e gli altri, facendo sì che il viaggio diventi un’opportunità di crescita personale e accrescimento emotivo.