Il microRNA miR-206 è noto per il suo ruolo nella rigenerazione muscolare e il legame conni disturbi del muscolo scheletrico. In questa tesi è stato analizzato il suo ruolo come mediatorie nella comunicazione tra muscolo e cuore e come potenziale biomarcatore nelle patologie neuromuscolari, con particolare attenzione alla sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Lo studio ha previsto un’analisi statistica comparativa dei livelli di espressione di miR-206 in modelli murini geneticamente modificati: topi knock-out per il gene Atg7 (Atg7⁻/⁻) rispetto ai controlli (Atg7⁺/⁺), e topi transgenici SOD1G93A, modello animale per la SLA, rispetto ai corrispettivi sani. Successivamente, sono state eseguite analisi su campioni biologici provenienti da pazienti affetti da SLA per valutare la coerenza dei risultati preclinici con i dati clinici. In particolare, è stato sviluppato un modello per approfondire le capacità discriminante di alcune variabili temporali e di frequenza dell’ECG nella classificazione dei pazienti.
Alterazione del biomarcatore miR-206 nelle patologie neuromuscolari: uno studio statistico
COREN, ALESSIA
2024/2025
Abstract
Il microRNA miR-206 è noto per il suo ruolo nella rigenerazione muscolare e il legame conni disturbi del muscolo scheletrico. In questa tesi è stato analizzato il suo ruolo come mediatorie nella comunicazione tra muscolo e cuore e come potenziale biomarcatore nelle patologie neuromuscolari, con particolare attenzione alla sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Lo studio ha previsto un’analisi statistica comparativa dei livelli di espressione di miR-206 in modelli murini geneticamente modificati: topi knock-out per il gene Atg7 (Atg7⁻/⁻) rispetto ai controlli (Atg7⁺/⁺), e topi transgenici SOD1G93A, modello animale per la SLA, rispetto ai corrispettivi sani. Successivamente, sono state eseguite analisi su campioni biologici provenienti da pazienti affetti da SLA per valutare la coerenza dei risultati preclinici con i dati clinici. In particolare, è stato sviluppato un modello per approfondire le capacità discriminante di alcune variabili temporali e di frequenza dell’ECG nella classificazione dei pazienti.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/88514