Il presente progetto di ricerca nasce dal desiderio di approfondire il ruolo internazionale dell'Italia nel suo periodo di massima espansione dell'attività geopolitica. Gli anni ’80, con Craxi alla guida del governo e l’alleanza tra DC, socialisti, repubblicani e liberali, avevano imposto il paese come un interlocutore serio ed affidabile nel consesso internazionale. Lo scongelamento sempre più irreversibile della Guerra Fredda lasciava libertà di manovra a paesi che, come l’Italia, avevano obiettivi ed interessi da difendere soprattutto nel loro estero vicino. Tra gli strumenti più utilizzati e a cui venne data grande rilevanza sul fronte interno vi furono le politiche di cooperazione internazionale che ebbero nell’Italia degli anni ’80 un grande alfiere internazionale. Uno degli obiettivi centrali fu la lotta alla fame, promossa attraverso progetti agricoli, sanitari e di istruzione, spesso realizzati in collaborazione con organismi multilaterali missioni religiose e associazioni locali. Il ruolo della società civile fu determinante nel mobilitare risorse e nel garantire una maggiore trasparenza ed efficacia degli aiuti. Nel caso specifico la ricerca affronterà il caso di un paese sempre ai primi posti tra i maggiori beneficiari degli aiuti italiani, il Sudan. In questo paese dalla posizione geografica strategicamente interessante che si pone a cavallo tra le due aree di prioritario interesse geopolitico italiano, si evidenziò l’importanza di un approccio partecipativo e rispettoso delle culture locali. Nonostante le difficoltà, gli anni ’80 rappresentano una fase significativa per l’identità della cooperazione italiana, fondata su principi di solidarietà e giustizia sociale.

LA COOPERAZIONE ITALIANA NEGLI ANNI DEL PENTAPARTITO. Il caso Sudan.

FORNASIERO, GIOVANNI MARIA
2024/2025

Abstract

Il presente progetto di ricerca nasce dal desiderio di approfondire il ruolo internazionale dell'Italia nel suo periodo di massima espansione dell'attività geopolitica. Gli anni ’80, con Craxi alla guida del governo e l’alleanza tra DC, socialisti, repubblicani e liberali, avevano imposto il paese come un interlocutore serio ed affidabile nel consesso internazionale. Lo scongelamento sempre più irreversibile della Guerra Fredda lasciava libertà di manovra a paesi che, come l’Italia, avevano obiettivi ed interessi da difendere soprattutto nel loro estero vicino. Tra gli strumenti più utilizzati e a cui venne data grande rilevanza sul fronte interno vi furono le politiche di cooperazione internazionale che ebbero nell’Italia degli anni ’80 un grande alfiere internazionale. Uno degli obiettivi centrali fu la lotta alla fame, promossa attraverso progetti agricoli, sanitari e di istruzione, spesso realizzati in collaborazione con organismi multilaterali missioni religiose e associazioni locali. Il ruolo della società civile fu determinante nel mobilitare risorse e nel garantire una maggiore trasparenza ed efficacia degli aiuti. Nel caso specifico la ricerca affronterà il caso di un paese sempre ai primi posti tra i maggiori beneficiari degli aiuti italiani, il Sudan. In questo paese dalla posizione geografica strategicamente interessante che si pone a cavallo tra le due aree di prioritario interesse geopolitico italiano, si evidenziò l’importanza di un approccio partecipativo e rispettoso delle culture locali. Nonostante le difficoltà, gli anni ’80 rappresentano una fase significativa per l’identità della cooperazione italiana, fondata su principi di solidarietà e giustizia sociale.
2024
The italian cooperation in the years of the "pentapartito". The case of Sudan.
Italia
cooperazione
Sudan
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