La presente tesi intende esaminare, da una prospettiva economico-giuridica, la struttura e il funzionamento dell’ecosistema delle startup in Italia, con particolare attenzione alle fragilità sistemiche e ai profili di forza. L’analisi sarà condotta anche in chiave comparata, con riferimento a ecosistemi imprenditoriali più maturi, sia in ambito europeo che extraeuropeo. Si procederà innanzitutto alla ricognizione delle principali definizioni economiche di startup, al fine di delinearne caratteristiche funzionali e ruolo sistemico nell’economia dell’innovazione. Successivamente, si inquadrerà giuridicamente la figura di “startup innovativa”, introdotta nell’ordinamento italiano dal Decreto-Legge 18 ottobre 2012, numero 179, analizzandone l’origine normativa, le evoluzioni e i requisiti previsti per il riconoscimento dello status. Questi ultimi distinguono le startup innovative, sul piano giuridico e funzionale, da PMI innovative e imprese tradizionali. La tesi esamina quindi la capacità del quadro normativo vigente di incentivare la competitività delle startup nel sistema economico nazionale. Sarà inoltre definito cosa si intenda per ecosistema imprenditoriale delle startup e quali siano le sue funzioni, tenendo conto delle specificità degli attori sistemici coinvolti. Particolare attenzione sarà dedicata ai principali player che operano nelle fasi iniziali di sviluppo di un progetto imprenditoriale, generalmente le più critiche, tra cui fornitori di servizi finanziari e non monetari. Si analizzeranno anche gli strumenti contrattuali più diffusi nelle operazioni di finanziamento, come i SAFE, le convertible notes e le clausole di tutela dell’investitore, per valutarne l’efficacia nel bilanciare rischio, attrattività del mercato e tutela giuridica. Un focus specifico sarà rivolto all’apporto sistemico di business angels e venture capitalist, attori fondamentali per la fornitura di risorse economiche necessarie alla scalabilità dei modelli di business innovativi. Dopo l’analisi dei singoli attori sistemici, si passerà allo studio di alcuni ecosistemi imprenditoriali tra i più affermati a livello internazionale, al fine di comprenderne le ragioni del successo. In particolare, si considererà la Silicon Valley, esempio emblematico di ecosistema dinamico e attrattivo grazie alla solidità del venture capital; Londra, che ha raggiunto una forte affermazione per la sua verticalizzazione sul settore FinTech e la posizione di rilievo come polo finanziario globale; Berlino, sviluppatasi spontaneamente per via del contesto socioculturale e delle sinergie tra università e grandi imprese; infine la French Tech, etichetta che ha consentito il coordinamento degli sforzi ecosistemici in Francia. Alla luce dell’analisi comparativa, saranno proposti suggerimenti per superare le principali criticità del contesto italiano e per delineare le condizioni giuridiche e sistemiche necessarie alla costruzione di un ecosistema nazionale che integri innovazione, attrattività degli investimenti, competitività economica e certezza del diritto.
L’ecosistema delle startup in Italia: criticità giuridiche e sistemiche in prospettiva internazionale
COLETTO, ERIC
2024/2025
Abstract
La presente tesi intende esaminare, da una prospettiva economico-giuridica, la struttura e il funzionamento dell’ecosistema delle startup in Italia, con particolare attenzione alle fragilità sistemiche e ai profili di forza. L’analisi sarà condotta anche in chiave comparata, con riferimento a ecosistemi imprenditoriali più maturi, sia in ambito europeo che extraeuropeo. Si procederà innanzitutto alla ricognizione delle principali definizioni economiche di startup, al fine di delinearne caratteristiche funzionali e ruolo sistemico nell’economia dell’innovazione. Successivamente, si inquadrerà giuridicamente la figura di “startup innovativa”, introdotta nell’ordinamento italiano dal Decreto-Legge 18 ottobre 2012, numero 179, analizzandone l’origine normativa, le evoluzioni e i requisiti previsti per il riconoscimento dello status. Questi ultimi distinguono le startup innovative, sul piano giuridico e funzionale, da PMI innovative e imprese tradizionali. La tesi esamina quindi la capacità del quadro normativo vigente di incentivare la competitività delle startup nel sistema economico nazionale. Sarà inoltre definito cosa si intenda per ecosistema imprenditoriale delle startup e quali siano le sue funzioni, tenendo conto delle specificità degli attori sistemici coinvolti. Particolare attenzione sarà dedicata ai principali player che operano nelle fasi iniziali di sviluppo di un progetto imprenditoriale, generalmente le più critiche, tra cui fornitori di servizi finanziari e non monetari. Si analizzeranno anche gli strumenti contrattuali più diffusi nelle operazioni di finanziamento, come i SAFE, le convertible notes e le clausole di tutela dell’investitore, per valutarne l’efficacia nel bilanciare rischio, attrattività del mercato e tutela giuridica. Un focus specifico sarà rivolto all’apporto sistemico di business angels e venture capitalist, attori fondamentali per la fornitura di risorse economiche necessarie alla scalabilità dei modelli di business innovativi. Dopo l’analisi dei singoli attori sistemici, si passerà allo studio di alcuni ecosistemi imprenditoriali tra i più affermati a livello internazionale, al fine di comprenderne le ragioni del successo. In particolare, si considererà la Silicon Valley, esempio emblematico di ecosistema dinamico e attrattivo grazie alla solidità del venture capital; Londra, che ha raggiunto una forte affermazione per la sua verticalizzazione sul settore FinTech e la posizione di rilievo come polo finanziario globale; Berlino, sviluppatasi spontaneamente per via del contesto socioculturale e delle sinergie tra università e grandi imprese; infine la French Tech, etichetta che ha consentito il coordinamento degli sforzi ecosistemici in Francia. Alla luce dell’analisi comparativa, saranno proposti suggerimenti per superare le principali criticità del contesto italiano e per delineare le condizioni giuridiche e sistemiche necessarie alla costruzione di un ecosistema nazionale che integri innovazione, attrattività degli investimenti, competitività economica e certezza del diritto.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/88579