In difesa del territorio, in difesa della vita Senso del luogo, valori relazionali e pratiche di cura nei conflitti socio-ambientali della valle di Intag (Ecuador) Esplorazione delle narrazioni di resistenza contro l’estrattivismo minerario

This thesis explores the role of the sense of place and relational values in the construction of resistant subjectivities within socio-environmental conflicts, with particular attention to the case of Intag Valley, Ecuador. Through a community psychology perspective and a constructionist theoretical-methodological approach, the study investigates how affective, symbolic, and practical ties to the territory can motivate practices of care and opposition toward extractive projects perceived as ecological, social, and cultural threats. The analysis is based on the integration of two complementary theoretical frameworks: the sense of place, understood as a multidimensional construct encompassing emotional attachment, attributed meanings, and socially rooted relationships within the territory, and relational values, or those forms of connection with nature based on responsibility, identity, and care. These deeply intertwined elements not only strengthen identification with the place but also motivate forms of active and transformative stewardship of the territory. Through a reflexive thematic analysis of interviews conducted with local actors involved in resistance against mining extractivism, the research demonstrates how the territory is experienced not as a neutral space but as a relational, ethical, and affective place. The collected narratives highlight how the bond with the territory translates into practices of care, intergenerational responsibility, and the assertion of alternatives to the dominant extractivist paradigm.

Questa tesi esplora il ruolo del sense of place e dei valori relazionali nella costruzione di soggettività resistenti all’interno dei conflitti socio-ambientali, con particolare attenzione al caso della Valle dell’Intag, in Ecuador. Attraverso una prospettiva di psicologia comunitaria e un approccio teorico-metodologico costruzionista, lo studio indaga come i legami affettivi, simbolici e pratici con il territorio possano motivare pratiche di cura e opposizione nei confronti di progetti estrattivi percepiti come minacce ecologiche, sociali e culturali. L’analisi si basa sull’integrazione di due cornici teoriche complementari: il sense of place, inteso come costrutto multidimensionale che comprende attaccamento emotivo, significati attribuiti e relazioni sociali radicate nel territorio, e i valori relazionali, ovvero quelle forme di legame con la natura che si fondano su responsabilità, identità e cura. Questi elementi, profondamente intrecciati, non solo rafforzano l’identificazione con il luogo, ma motivano forme di custodia attiva e trasformativa del territorio. Attraverso un’analisi tematica riflessiva delle interviste condotte con attori locali coinvolti nella resistenza contro l’estrattivismo minerario, la ricerca mostra come il territorio venga vissuto non come spazio neutro, bensì come luogo relazionale, etico e affettivo. Le narrazioni raccolte evidenziano come il legame con il territorio si traduca in pratiche di cura, responsabilità intergenerazionale e rivendicazione di alternative al paradigma estrattivista dominante.