L’inconscio: l’evoluzione di concetto da Freud alla psicologia cognitiva

This thesis explores the evolution of the concept of the unconscious, tracing its theoretical development from Freudian psychoanalysis to the most recent perspectives in cognitive psychology. Starting from Freud’s dynamic conception of the unconscious—as an autonomous psychic instance in conflict with consciousness—the work analyzes subsequent elaborations and reinterpretations of the concept within psychodynamic thought. The semantic richness of the term “unconscious” is highlighted, as well as its transformation from a clinical and metapsychological category into an operational construct within the field of cognitive sciences. Through a comparison of theoretical models and experimental data, the research investigates how, throughout this trajectory, the boundaries between conscious and unconscious have been progressively redefined, emphasizing automatic, unintentional, and non-conscious processes.

La tesi esplora l’evoluzione del concetto di inconscio, seguendo il suo sviluppo teorico dalla psicoanalisi freudiana fino alle più recenti prospettive della psicologia cognitiva. A partire dalla concezione dinamica dell’inconscio proposta da Freud, che lo descrive come un’istanza psichica autonoma e in conflitto con la coscienza, si analizzano le successive elaborazioni e reinterpretazioni del concetto all’interno del pensiero psicodinamico. Viene evidenziata la ricchezza semantica del termine “inconscio” e la sua trasformazione da categoria clinica e metapsicologica a costrutto operativo nell’ambito delle scienze cognitive. Attraverso un confronto tra modelli teorici e dati sperimentali, la ricerca indaga come in questo percorso siano stati progressivamente ridefiniti i confini tra conscio e inconscio, valorizzando processi automatici, non intenzionali e non accessibili alla coscienza.