Introduzione: La sessualità umana è un’esperienza multidimensionale, influenzata da fattori biologici, psicologici e sociali, e costituisce un elemento centrale per il benessere individuale. Nelle donne, uno dei meccanismi biologici che può modulare la sessualità è il ciclo mestruale, caratterizzato da fluttuazioni ormonali cicliche in grado di influenzare il desiderio, la libido e altri aspetti della sfera sessuale. La letteratura scientifica ha esplorato questo legame, ma con risultati talvolta discordanti, a causa della complessità delle variabili coinvolte. A ciò si aggiunge il possibile impatto dell’uso di metodi contraccettivi, sulla sessualità femminile, mediato da fattori fisiologici e psicosociali. Scopo: Il presente elaborato si propone di indagare se e come il desiderio sessuale cambia durante le diverse fasi del ciclo mestruale e di esplorare l'eventuale influenza dei metodi contraccettivi su tali variazioni. Il progetto di ricerca si articola, quindi, in due sezioni principali. La prima consiste in una revisione della letteratura scientifica, volta a presentare i principali modelli teorici e concettuali, nonché le diverse prospettive sviluppatesi nel tempo sugli argomenti oggetto di studio. La seconda sezione presenta un’analisi empirica basata sulla raccolta di dati soggettivi riguardanti la sessualità e le esperienze ad essa associate. Metodi: A livello metodologico, è stata condotta un’analisi quantitativa su dati raccolti tramite questionari giornalieri autovalutativi compilati da partecipanti nel corso di due cicli mestruali consecutivi. Sono stati utilizzati modelli multilivello per rilevare potenziali variazioni nelle variabili di interesse (voglia di masturbarsi e desiderio sessuale), in relazione alla fase del ciclo (modellata tramite una funzione coseno), all’orientamento sessuale autodichiarato e al tipo di contraccezione utilizzata. Risultati: I risultati emersi indicano che la “voglia di masturbarsi” è significativamente più elevata tra le partecipanti che non fanno uso di contraccettivi ormonali, rispetto a coloro che li utilizzano. Inoltre, è emersa una relazione negativa tra la durata dell’utilizzo del contraccettivo e il desiderio sessuale: più lungo è l’impiego del metodo ormonale, minore risulta la frequenza del desiderio sessuale generale. Al contrario, l’utilizzo di contraccettivi ormonali non è risultato significativamente associato al desiderio sessuale generale e la durata di assunzione dei contraccettivi non è risultata significativamente associata al desiderio di masturbazione. In aggiunta, è stato evidenziato un aumento medio del desiderio sessuale e della voglia di masturbarsi durante la fase peri-ovulatoria del ciclo mestruale. Questo pattern è riscontrabile sia nelle partecipanti eterosessuali che in quelle non eterosessuali, sebbene in queste ultime l’effetto sia apparso meno marcato e meno statisticamente robusto. Tuttavia, con l’analisi dei dati sono state rilevate importanti differenze individuali, le quali suggeriscono la necessità di considerare variabili personali e contestuali per una comprensione più accurata.
Sessualità e ciclo mestruale: uno studio riguardante la relazione tra desiderio sessuale, mestruazioni e contraccettivi
CORTE, ELISA
2024/2025
Abstract
Introduzione: La sessualità umana è un’esperienza multidimensionale, influenzata da fattori biologici, psicologici e sociali, e costituisce un elemento centrale per il benessere individuale. Nelle donne, uno dei meccanismi biologici che può modulare la sessualità è il ciclo mestruale, caratterizzato da fluttuazioni ormonali cicliche in grado di influenzare il desiderio, la libido e altri aspetti della sfera sessuale. La letteratura scientifica ha esplorato questo legame, ma con risultati talvolta discordanti, a causa della complessità delle variabili coinvolte. A ciò si aggiunge il possibile impatto dell’uso di metodi contraccettivi, sulla sessualità femminile, mediato da fattori fisiologici e psicosociali. Scopo: Il presente elaborato si propone di indagare se e come il desiderio sessuale cambia durante le diverse fasi del ciclo mestruale e di esplorare l'eventuale influenza dei metodi contraccettivi su tali variazioni. Il progetto di ricerca si articola, quindi, in due sezioni principali. La prima consiste in una revisione della letteratura scientifica, volta a presentare i principali modelli teorici e concettuali, nonché le diverse prospettive sviluppatesi nel tempo sugli argomenti oggetto di studio. La seconda sezione presenta un’analisi empirica basata sulla raccolta di dati soggettivi riguardanti la sessualità e le esperienze ad essa associate. Metodi: A livello metodologico, è stata condotta un’analisi quantitativa su dati raccolti tramite questionari giornalieri autovalutativi compilati da partecipanti nel corso di due cicli mestruali consecutivi. Sono stati utilizzati modelli multilivello per rilevare potenziali variazioni nelle variabili di interesse (voglia di masturbarsi e desiderio sessuale), in relazione alla fase del ciclo (modellata tramite una funzione coseno), all’orientamento sessuale autodichiarato e al tipo di contraccezione utilizzata. Risultati: I risultati emersi indicano che la “voglia di masturbarsi” è significativamente più elevata tra le partecipanti che non fanno uso di contraccettivi ormonali, rispetto a coloro che li utilizzano. Inoltre, è emersa una relazione negativa tra la durata dell’utilizzo del contraccettivo e il desiderio sessuale: più lungo è l’impiego del metodo ormonale, minore risulta la frequenza del desiderio sessuale generale. Al contrario, l’utilizzo di contraccettivi ormonali non è risultato significativamente associato al desiderio sessuale generale e la durata di assunzione dei contraccettivi non è risultata significativamente associata al desiderio di masturbazione. In aggiunta, è stato evidenziato un aumento medio del desiderio sessuale e della voglia di masturbarsi durante la fase peri-ovulatoria del ciclo mestruale. Questo pattern è riscontrabile sia nelle partecipanti eterosessuali che in quelle non eterosessuali, sebbene in queste ultime l’effetto sia apparso meno marcato e meno statisticamente robusto. Tuttavia, con l’analisi dei dati sono state rilevate importanti differenze individuali, le quali suggeriscono la necessità di considerare variabili personali e contestuali per una comprensione più accurata.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
Corte_Elisa.pdf
Accesso riservato
Dimensione
1.23 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.23 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/88762