Il concetto di consonanza musicale ha le sue radici nell’Antica Grecia ed è stato studiato fino ai giorni nostri tramite diversi approcci. È un fenomeno complesso che riguarda il grado di piacevolezza percepito da una persona all’ascolto di un intervallo musicale. La fusione tonale è un concetto derivante dalla psicoacustica, coniato da Stumpf, che si riferisce al grado di indiscriminabilità delle note che compongono un intervallo musicale. Sorprendentemente, la fusione tonale sembra correlare molto bene alla consonanza musicale percepita. Per questo motivo, secondo Stumpf, la consonanza non è altro che l’altra faccia della medaglia della fusione tonale: gli intervalli ben fusi sono anche giudicati esteticamente piacevoli. Il dibattito riguardo il possibile ruolo della fusione tonale sulla percezione di consonanza è ancora lontano dall’aver raggiunto un punto conclusivo. All’interno di questo lavoro è proposto un esperimento che si è occupato di investigare la relazione fra i due fenomeni d’interesse. In un primo compito, ai partecipanti è stato chiesto di rispondere il più rapidamente possibile se una serie di stimoli musicali erano composti da uno oppure due suoni. Successivamente, gli stessi stimoli sono stati ripresentati nuovamente e ai partecipanti è stato chiesto di giudicare quanto fossero “ben fusi” e quanto fossero esteticamente piacevoli. L’obiettivo dello studio era quello di studiare il fenomeno della fusione tonale e del suo rapporto con la consonanza musicale.

Le relazioni fra la consonanza musicale e la fusione tonale

MAZZETTI, ANDREA
2024/2025

Abstract

Il concetto di consonanza musicale ha le sue radici nell’Antica Grecia ed è stato studiato fino ai giorni nostri tramite diversi approcci. È un fenomeno complesso che riguarda il grado di piacevolezza percepito da una persona all’ascolto di un intervallo musicale. La fusione tonale è un concetto derivante dalla psicoacustica, coniato da Stumpf, che si riferisce al grado di indiscriminabilità delle note che compongono un intervallo musicale. Sorprendentemente, la fusione tonale sembra correlare molto bene alla consonanza musicale percepita. Per questo motivo, secondo Stumpf, la consonanza non è altro che l’altra faccia della medaglia della fusione tonale: gli intervalli ben fusi sono anche giudicati esteticamente piacevoli. Il dibattito riguardo il possibile ruolo della fusione tonale sulla percezione di consonanza è ancora lontano dall’aver raggiunto un punto conclusivo. All’interno di questo lavoro è proposto un esperimento che si è occupato di investigare la relazione fra i due fenomeni d’interesse. In un primo compito, ai partecipanti è stato chiesto di rispondere il più rapidamente possibile se una serie di stimoli musicali erano composti da uno oppure due suoni. Successivamente, gli stessi stimoli sono stati ripresentati nuovamente e ai partecipanti è stato chiesto di giudicare quanto fossero “ben fusi” e quanto fossero esteticamente piacevoli. L’obiettivo dello studio era quello di studiare il fenomeno della fusione tonale e del suo rapporto con la consonanza musicale.
2024
The relationships between music consonance and tonal fusion
psychoacoustics
consonance
fusion
music
perception
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/88819