La presente tesi si propone di esplorare le funzioni cognitive in un campione composto da sportivi e studenti che sono stati coinvolti in tre fasi distinte della stagione sportiva: inizio, metà e fine. Nelle analisi particolare attenzione è rivolta alla prima fase in quanto caratterizzata da una maggiore numerosità campionaria. L’obiettivo principale è analizzare il profilo cognitivo dei partecipanti, esplorando come la pratica sportiva e l’attività accademica possano influenzare le prestazioni cognitive. Inoltre, la ricerca approfondisce le differenze cognitive all’interno del gruppo sportivo, considerando la tipologia di sport praticato (individuale vs di squadra) e la specifica disciplina tenendo conto delle peculiarità di sport come l’orienteering e discipline di contatto come il rugby, che possono influenzare aspetti cognitivi. Infine, la tesi mira a esplorare la relazione tra funzioni cognitive e livelli di burnout lungo tutta la stagione sportiva per comprendere come questi fattori si influenzino. Questa analisi ha lo scopo di contribuire a una migliore comprensione delle dinamiche cognitive e psicologiche con importanti ricadute per la prevenzione e il benessere mentale negli ambienti sportivi. Il campione coinvolto nello studio è composto da 187 partecipanti, di cui 80 di sesso maschile e 107 di sesso femminile, con un’età media di 23,3 anni. I soggetti sono stati suddivisi in tre gruppi considerando le loro caratteristiche sportive ed accademiche: atleti, studenti e studenti- atleti. Per valutare le caratteristiche psicologiche e cognitive dei partecipanti sono state somministrate da remoto una batteria di dieci questionari self-report e tre prove cognitive. Le prove cognitive comprendevano il Listening span test, il Confronto di Simboli e lo Stroop Test. La normalità delle variabili è stata verificata e, in presenza di deviazioni, sono stati utilizzati test non parametrici. Sono state esaminate differenze tra gruppi e sesso alla baseline e analizzate correlazioni tra prestazioni cognitive e burnout nel campione sportivo. Infine, è stata condotta una path analysis con modelli SEM per valutare le relazioni longitudinali tra abilità cognitive e burnout nelle tre fasi di misurazione. I risultati dello studio non hanno evidenziato differenze significative nelle prestazioni cognitive tra sesso e tra gruppi (studenti, atleti, studenti-atleti). Nel campione sportivo, non sono emerse differenze significative tra atleti di sport di squadra e individuali su tutte le variabili cognitive analizzate (p > 0,05). Tuttavia, confrontando specifiche discipline, il gruppo di controllo (sport senza elevato carico cognitivo) ha mostrato un numero significativamente maggiore di parole ricordate rispetto ai rugbisti (p < 0,05). Le 3 correlazioni tra abilità cognitive e burnout hanno evidenziato associazioni significative, seppur moderate, tra indicatori di funzionamento cognitivo (es. indice di intrusioni) e l’esaurimento fisico ed emotivo del burnout in tempi successivi (rs fino a 0,256; p < 0,05). La path analysis ha supportato un modello con buoni indici di adattamento (CFI = 0,989; TLI = 0,981; RMSEA = 0,066) che evidenzia come l’inibizione a metà stagione predica l’esaurimento fisico ed emotivo a fine stagione (p = 0,014) suggerendo un ruolo predittivo delle funzioni cognitive nell’evoluzione del burnout negli atleti. In conclusione, sebbene i risultati siano da considerare in relazione ai limiti della ricerca, introducono spunti promettenti nella ricerca sul burnout sportivo e il funzionamento cognitivo che meritano di essere esplorati con maggiore approfondimento in studi futuri.

Il burnout nel contesto sportivo: il ruolo delle funzioni cognitive

PRADEL, ILARIA
2024/2025

Abstract

La presente tesi si propone di esplorare le funzioni cognitive in un campione composto da sportivi e studenti che sono stati coinvolti in tre fasi distinte della stagione sportiva: inizio, metà e fine. Nelle analisi particolare attenzione è rivolta alla prima fase in quanto caratterizzata da una maggiore numerosità campionaria. L’obiettivo principale è analizzare il profilo cognitivo dei partecipanti, esplorando come la pratica sportiva e l’attività accademica possano influenzare le prestazioni cognitive. Inoltre, la ricerca approfondisce le differenze cognitive all’interno del gruppo sportivo, considerando la tipologia di sport praticato (individuale vs di squadra) e la specifica disciplina tenendo conto delle peculiarità di sport come l’orienteering e discipline di contatto come il rugby, che possono influenzare aspetti cognitivi. Infine, la tesi mira a esplorare la relazione tra funzioni cognitive e livelli di burnout lungo tutta la stagione sportiva per comprendere come questi fattori si influenzino. Questa analisi ha lo scopo di contribuire a una migliore comprensione delle dinamiche cognitive e psicologiche con importanti ricadute per la prevenzione e il benessere mentale negli ambienti sportivi. Il campione coinvolto nello studio è composto da 187 partecipanti, di cui 80 di sesso maschile e 107 di sesso femminile, con un’età media di 23,3 anni. I soggetti sono stati suddivisi in tre gruppi considerando le loro caratteristiche sportive ed accademiche: atleti, studenti e studenti- atleti. Per valutare le caratteristiche psicologiche e cognitive dei partecipanti sono state somministrate da remoto una batteria di dieci questionari self-report e tre prove cognitive. Le prove cognitive comprendevano il Listening span test, il Confronto di Simboli e lo Stroop Test. La normalità delle variabili è stata verificata e, in presenza di deviazioni, sono stati utilizzati test non parametrici. Sono state esaminate differenze tra gruppi e sesso alla baseline e analizzate correlazioni tra prestazioni cognitive e burnout nel campione sportivo. Infine, è stata condotta una path analysis con modelli SEM per valutare le relazioni longitudinali tra abilità cognitive e burnout nelle tre fasi di misurazione. I risultati dello studio non hanno evidenziato differenze significative nelle prestazioni cognitive tra sesso e tra gruppi (studenti, atleti, studenti-atleti). Nel campione sportivo, non sono emerse differenze significative tra atleti di sport di squadra e individuali su tutte le variabili cognitive analizzate (p > 0,05). Tuttavia, confrontando specifiche discipline, il gruppo di controllo (sport senza elevato carico cognitivo) ha mostrato un numero significativamente maggiore di parole ricordate rispetto ai rugbisti (p < 0,05). Le 3 correlazioni tra abilità cognitive e burnout hanno evidenziato associazioni significative, seppur moderate, tra indicatori di funzionamento cognitivo (es. indice di intrusioni) e l’esaurimento fisico ed emotivo del burnout in tempi successivi (rs fino a 0,256; p < 0,05). La path analysis ha supportato un modello con buoni indici di adattamento (CFI = 0,989; TLI = 0,981; RMSEA = 0,066) che evidenzia come l’inibizione a metà stagione predica l’esaurimento fisico ed emotivo a fine stagione (p = 0,014) suggerendo un ruolo predittivo delle funzioni cognitive nell’evoluzione del burnout negli atleti. In conclusione, sebbene i risultati siano da considerare in relazione ai limiti della ricerca, introducono spunti promettenti nella ricerca sul burnout sportivo e il funzionamento cognitivo che meritano di essere esplorati con maggiore approfondimento in studi futuri.
2024
Burnout in the Sports Context: The Role of Cognitive Functions
Burnout
Funzioni cognitive
Sport Psychology
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/88848