Il presente elaborato indaga la possibile relazione tra abilità di perspective taking — sia nella componente spaziale (SPT) sia in quella psicologica (Teoria della Mente) — e abilità motorie. L’analisi si colloca all’interno del quadro teorico dell’embodied cognition, che considera i processi cognitivi come strettamente connessi ai sistemi percettivo-motori. Il campione comprende due gruppi di bambini e ragazzi: uno con diagnosi di disturbo dello spettro autistico (N ≈12) e uno senza diagnosi (N ≈ 24), di età compresa tra gli 8 e i 16 anni, appaiati per sesso, età e funzionamento intellettivo. L’indagine si sviluppa in due studi: il primo -preliminare - presenta un’analisi intra-gruppo sul campione di partecipanti senza diagnosi di disturbo dello spettro autistico, volto ad esaminare le associazioni tra gli aspetti spaziali, sociali e motori; il secondo invece consiste in un confronto inter-gruppo tra i due campioni, con l’obiettivo di verificare se eventuali differenze nelle prestazioni ai compiti di perspective taking possano essere interpretate, in chiave embodied, alla luce di differenze nelle modalità motorie tra i due gruppi. I risultati saranno discussi alla luce delle ipotesi e della letteratura di riferimento.
Perspective Taking: un confronto in chiave embodied tra bambini e ragazzi con diagnosi di disturbo dello spettro autistico e senza
VENTURELLI, IRENE
2024/2025
Abstract
Il presente elaborato indaga la possibile relazione tra abilità di perspective taking — sia nella componente spaziale (SPT) sia in quella psicologica (Teoria della Mente) — e abilità motorie. L’analisi si colloca all’interno del quadro teorico dell’embodied cognition, che considera i processi cognitivi come strettamente connessi ai sistemi percettivo-motori. Il campione comprende due gruppi di bambini e ragazzi: uno con diagnosi di disturbo dello spettro autistico (N ≈12) e uno senza diagnosi (N ≈ 24), di età compresa tra gli 8 e i 16 anni, appaiati per sesso, età e funzionamento intellettivo. L’indagine si sviluppa in due studi: il primo -preliminare - presenta un’analisi intra-gruppo sul campione di partecipanti senza diagnosi di disturbo dello spettro autistico, volto ad esaminare le associazioni tra gli aspetti spaziali, sociali e motori; il secondo invece consiste in un confronto inter-gruppo tra i due campioni, con l’obiettivo di verificare se eventuali differenze nelle prestazioni ai compiti di perspective taking possano essere interpretate, in chiave embodied, alla luce di differenze nelle modalità motorie tra i due gruppi. I risultati saranno discussi alla luce delle ipotesi e della letteratura di riferimento.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/88873