Il termine “Ortoressia Nervosa” è stato coniato nel 1997 da Steven Bratman con l’intento di descrivere una condizione che si manifesta quando un individuo mostra una preoccupazione ossessiva per la qualità dei cibi che deve ingerire. Le tendenze ortoressiche generalmente si manifestano insieme all’obiettivo di diventare più sani, dimagrire o curare una patologia; tuttavia, pur derivando dalla volontà di promuovere la salute, possono causare lo sviluppo di gravi alterazioni sia sul piano fisico che psicologico. Tale costrutto psicologico non è riconosciuto come disturbo mentale all’interno degli attuali manuali di classificazione diagnostica disponibili. Inoltre, benché numerosi autori abbiano proposto dei criteri diagnostici per l’ON, non vi è ancora una definizione condivisa nella letteratura scientifica che possa essere utilizzata come standard diagnostico, causando così non poche difficoltà nella generalizzazione dei risultati delle ricerche (Donini et al., 2022). Rimangono, infatti, diverse controversie riguardo alle problematiche metodologiche e concettuali dell'ON. Tale ricerca si pone, così, l'obiettivo di verificare se i costrutti indagati attraverso diversi questionari di valutazione dell’ON permettano di arrivare a dei costrutti condivisi, cioè a un’idea comune e coerente di cosa sia effettivamente questo fenomeno psicologico.
La relazione tra Ortoressia Nervosa, costrutti transdiagnostici, abitudini alimentari e caretteristiche ossessivo-compulsive in un campione di popolazione generale
ZECCHI, VIRGINIA
2024/2025
Abstract
Il termine “Ortoressia Nervosa” è stato coniato nel 1997 da Steven Bratman con l’intento di descrivere una condizione che si manifesta quando un individuo mostra una preoccupazione ossessiva per la qualità dei cibi che deve ingerire. Le tendenze ortoressiche generalmente si manifestano insieme all’obiettivo di diventare più sani, dimagrire o curare una patologia; tuttavia, pur derivando dalla volontà di promuovere la salute, possono causare lo sviluppo di gravi alterazioni sia sul piano fisico che psicologico. Tale costrutto psicologico non è riconosciuto come disturbo mentale all’interno degli attuali manuali di classificazione diagnostica disponibili. Inoltre, benché numerosi autori abbiano proposto dei criteri diagnostici per l’ON, non vi è ancora una definizione condivisa nella letteratura scientifica che possa essere utilizzata come standard diagnostico, causando così non poche difficoltà nella generalizzazione dei risultati delle ricerche (Donini et al., 2022). Rimangono, infatti, diverse controversie riguardo alle problematiche metodologiche e concettuali dell'ON. Tale ricerca si pone, così, l'obiettivo di verificare se i costrutti indagati attraverso diversi questionari di valutazione dell’ON permettano di arrivare a dei costrutti condivisi, cioè a un’idea comune e coerente di cosa sia effettivamente questo fenomeno psicologico.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/88883