La Tesi ha come obiettivo indagare le preferenze degli utenti riguardo i contenuti di una pagina di un Social Media. Attraverso la conjoint analysis si è cercato di delineare quali aspetti di un post di Instagram determinino un maggiore gradimento sul post in generale. Come caso studio è stata scelta la pagina Instagram del marchio Freeda Media, perché è una pagina a cui sono state mosse delle critiche da parte di alcuni esponenti di testate giornalistiche quali La Libreria delle donne di Milano, Dinamo press e La Colonna Infame. Di queste vengono sottolineate le parti riguardanti l’incoerenza tra il nome e la biografia della pagina, che sembrano ispirarsi a valori femministi, e i contenuti pubblicati da essa. In esse viene portato avanti anche l’interrogativo riguardante le possibilità effettivamente offerte dai Social Media, per enti che intendono divulgare contenuti informativi e sensibilizzare. A supportare lo studio sono state le teorie riguardanti: la relazione tra nuove tecnologie e cambiamenti nella società; le interazioni sociali, come la teoria dello Spettacolo di Erving Goffman l’utilizzo dei Social Media e gli spazi digitali messi a disposizione da essi, ed in particolare da Instagram. I risultati hanno confermato la validità della conjoint analysis per indagare le preferenze delle utenti e hanno mostrato la diversa percezione dei contenuti da parte delle rispondenti divise per età, titolo di studio e frequenza di utilizzo dei Social Media.
Cosa apprezzano gli utenti dei post di Freeda? Riflessioni tramite Conjoint Analysis
SCALETTA, GAIA
2024/2025
Abstract
La Tesi ha come obiettivo indagare le preferenze degli utenti riguardo i contenuti di una pagina di un Social Media. Attraverso la conjoint analysis si è cercato di delineare quali aspetti di un post di Instagram determinino un maggiore gradimento sul post in generale. Come caso studio è stata scelta la pagina Instagram del marchio Freeda Media, perché è una pagina a cui sono state mosse delle critiche da parte di alcuni esponenti di testate giornalistiche quali La Libreria delle donne di Milano, Dinamo press e La Colonna Infame. Di queste vengono sottolineate le parti riguardanti l’incoerenza tra il nome e la biografia della pagina, che sembrano ispirarsi a valori femministi, e i contenuti pubblicati da essa. In esse viene portato avanti anche l’interrogativo riguardante le possibilità effettivamente offerte dai Social Media, per enti che intendono divulgare contenuti informativi e sensibilizzare. A supportare lo studio sono state le teorie riguardanti: la relazione tra nuove tecnologie e cambiamenti nella società; le interazioni sociali, come la teoria dello Spettacolo di Erving Goffman l’utilizzo dei Social Media e gli spazi digitali messi a disposizione da essi, ed in particolare da Instagram. I risultati hanno confermato la validità della conjoint analysis per indagare le preferenze delle utenti e hanno mostrato la diversa percezione dei contenuti da parte delle rispondenti divise per età, titolo di studio e frequenza di utilizzo dei Social Media.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/88968