This thesis addresses the issue of gender equality through an analysis of law, language, and media communication, starting from the judicial case of Martina Acazi. The first chapter examines the legal and jurisprudential framework relating to the challenge against the obligation to add the husband’s surname in electoral lists, an obligation considered detrimental to the right to personal identity and in conflict with constitutional and supranational principles of equality. The second chapter investigates how the Italian press contributes to the dissemination and reinforcement of gender stereotypes, highlighting the main discriminatory practices linked to language use, the relational representation of women, and the narrative of gender-based violence. The third chapter analyzes the media coverage of the Acazi case, assessing the timing, methods, and impact on agenda setting, and reflects on how journalistic narratives helped raise public awareness and stimulate legislative action. The research highlights how law, language, and communication are not neutral tools but key levers for overcoming inequality and promoting a culture of equality.

La tesi affronta il tema della parità di genere attraverso l’analisi del diritto, del linguaggio e della comunicazione mediatica, prendendo avvio dal caso giudiziario di Martina Acazi. Nel primo capitolo viene esaminato il quadro normativo e giurisprudenziale relativo alla contestazione dell’obbligo di aggiungere il cognome del marito nelle liste elettorali, obbligo ritenuto lesivo del diritto all’identità personale e in contrasto con i principi costituzionali e sovranazionali di uguaglianza. Il secondo capitolo indaga come la stampa italiana contribuisca alla diffusione e al rafforzamento degli stereotipi di genere, evidenziando le principali pratiche discriminatorie legate all’uso del linguaggio, alla rappresentazione relazionale delle donne e alla narrazione della violenza di genere. Il terzo capitolo analizza la copertura mediatica del caso Acazi, valutandone tempi, modalità e incidenza sull’agenda setting, e riflette su come la narrazione giornalistica abbia contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica e a stimolare un intervento normativo. La ricerca mette in luce come diritto, linguaggio e comunicazione non siano strumenti neutri, ma leve decisive per il superamento delle disuguaglianze e la promozione della cultura della parità.

Parità di genere e liste elettorali: il caso Acazi e la sua rappresentazione nei media

ZANITONI, MARTINA
2024/2025

Abstract

This thesis addresses the issue of gender equality through an analysis of law, language, and media communication, starting from the judicial case of Martina Acazi. The first chapter examines the legal and jurisprudential framework relating to the challenge against the obligation to add the husband’s surname in electoral lists, an obligation considered detrimental to the right to personal identity and in conflict with constitutional and supranational principles of equality. The second chapter investigates how the Italian press contributes to the dissemination and reinforcement of gender stereotypes, highlighting the main discriminatory practices linked to language use, the relational representation of women, and the narrative of gender-based violence. The third chapter analyzes the media coverage of the Acazi case, assessing the timing, methods, and impact on agenda setting, and reflects on how journalistic narratives helped raise public awareness and stimulate legislative action. The research highlights how law, language, and communication are not neutral tools but key levers for overcoming inequality and promoting a culture of equality.
2024
Gender Equality and Electoral Lists: The Acazi Case and Its Media Portrayal
La tesi affronta il tema della parità di genere attraverso l’analisi del diritto, del linguaggio e della comunicazione mediatica, prendendo avvio dal caso giudiziario di Martina Acazi. Nel primo capitolo viene esaminato il quadro normativo e giurisprudenziale relativo alla contestazione dell’obbligo di aggiungere il cognome del marito nelle liste elettorali, obbligo ritenuto lesivo del diritto all’identità personale e in contrasto con i principi costituzionali e sovranazionali di uguaglianza. Il secondo capitolo indaga come la stampa italiana contribuisca alla diffusione e al rafforzamento degli stereotipi di genere, evidenziando le principali pratiche discriminatorie legate all’uso del linguaggio, alla rappresentazione relazionale delle donne e alla narrazione della violenza di genere. Il terzo capitolo analizza la copertura mediatica del caso Acazi, valutandone tempi, modalità e incidenza sull’agenda setting, e riflette su come la narrazione giornalistica abbia contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica e a stimolare un intervento normativo. La ricerca mette in luce come diritto, linguaggio e comunicazione non siano strumenti neutri, ma leve decisive per il superamento delle disuguaglianze e la promozione della cultura della parità.
Caso giudiziario
Parità di genere
Doppio cognome donne
Liste elettorali
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/88980