Con il termine “allelopatia”, viene indicato il fenomeno attraverso cui alcune piante rilasciando nell’ambiente molecole biochimiche, influenzano, inibendo o stimolando, la crescita, lo sviluppo e la sopravvivenza di specie vegetali o microrganismi limitrofi. Ad oggi, la produzione agricola si basa sul continuo utilizzo di erbicidi e pesticidi sintetici, fondamentali nel controllo delle erbe infestanti e parassiti. Tuttavia, l’intensivo utilizzo di questi agrochimici ha causato nel tempo notevoli problemi ecologici e ambientali, portando danni talvolta alla salute umana e agli animali, inoltre il loro uso quantitativo favorisce lo sviluppo di resistenze. L’introduzione o l’incremento della capacità di sintesi di molecole allelopatiche in determinate colture potrebbe rappresentare un’alternativa ecocompatibile, sfruttando la capacità intrinseca delle piante di sintetizzare molecole, in particolare metaboliti secondari con funzione difensiva. Viene qui analizzato un caso di studio in cui tramite editing genetico mediato da CRISPR/Cas9 in piante di soia, vengono modificati geni chiave della via sintetica degli isoflavoni, molecole con funzione allelopatica aventi un ruolo fondamentale nella difesa della pianta. Le piante geneticamente editate hanno mostrato una maggiore resistenza al virus del mosaico della soia (SMV), evidenziando l'importanza di questi composti per future strategie di contrasto al virus nelle coltivazioni di questa specie.
Sviluppo di piante ingegnerizzate per la sintesi di molecole allelopatiche come approccio innovativo per l'agricoltura sostenibile
FANTON, TOMMASO
2024/2025
Abstract
Con il termine “allelopatia”, viene indicato il fenomeno attraverso cui alcune piante rilasciando nell’ambiente molecole biochimiche, influenzano, inibendo o stimolando, la crescita, lo sviluppo e la sopravvivenza di specie vegetali o microrganismi limitrofi. Ad oggi, la produzione agricola si basa sul continuo utilizzo di erbicidi e pesticidi sintetici, fondamentali nel controllo delle erbe infestanti e parassiti. Tuttavia, l’intensivo utilizzo di questi agrochimici ha causato nel tempo notevoli problemi ecologici e ambientali, portando danni talvolta alla salute umana e agli animali, inoltre il loro uso quantitativo favorisce lo sviluppo di resistenze. L’introduzione o l’incremento della capacità di sintesi di molecole allelopatiche in determinate colture potrebbe rappresentare un’alternativa ecocompatibile, sfruttando la capacità intrinseca delle piante di sintetizzare molecole, in particolare metaboliti secondari con funzione difensiva. Viene qui analizzato un caso di studio in cui tramite editing genetico mediato da CRISPR/Cas9 in piante di soia, vengono modificati geni chiave della via sintetica degli isoflavoni, molecole con funzione allelopatica aventi un ruolo fondamentale nella difesa della pianta. Le piante geneticamente editate hanno mostrato una maggiore resistenza al virus del mosaico della soia (SMV), evidenziando l'importanza di questi composti per future strategie di contrasto al virus nelle coltivazioni di questa specie.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/89036