Studio sulla fauna parassitaria dello sciacallo dorato (Canis aureus) in Italia: analisi ecologica e considerazioni sulla salute pubblica e animale

Since the 1980s, the golden jackal (Canis aureus) has progressively expanded its’ range, colonizing new territories, Italy included and is currently slowly expanding from the Julian Prealps toward central Italy. Despite this rapid diffusion, knowledge concerning the parasitic fauna of this species in Italy remains limited. This study aims to investigate the parasitic fauna of the golden jackal in Italy and to discuss public health implications of the potential transmission of zoonotic and veterinary-relevant parasites. In this study, samples of intestines, lungs, hearts, gallbladders, and urinary bladders were collected during necropsies from 56 golden jackals found dead between July 2021 and March 2025 in the Friuli Venezia Giulia region. Intestines were examined using the SFCT (Scraping, Filtration, and Counting Technique); helminths were identified at the species level using morphometric keys. To examine the gallbladder and urinary bladder, a simple dissection technique was employed, followed by observation under a stereomicroscope and light microscope for identification. Concerning cardio-respiratory parasites, the heart and pulmonary artery were dissected during necropsy to detect Dirofilaria immitis. The entire respiratory tract was removed, opened, and examined. Macroscopic and microscopic examination of recovered parasites was subsequently performed to identify species using morphometric keys. Molecular analysis was used to confirm species identification for cestodes, trematodes, and acanthocephalans by sequencing the mt-CO1 gene. For each identified parasite species, prevalence (P) and mean abundance of infestation (A) were calculated, accompanied by 95% confidence intervals computed using the Wilson method. Among the 56 examined carcasses, 70,4% (95%CI: 57,2-80,9) were infected with at least one helminth species (range: 1-4), with 15 species identified. The most prevalent species identified were Uncinaria stenocephala (P: 33,3%, 95%CI: 22,2-46,6; A: 6,7), Toxocara canis (P: 12,3%, 95%CI: 6,4–24,4; A: 0,4), and Trichuris vulpis (P: 5,6%, 95%CI: 1,9–15,1; A: 0,4). Among cestodes, Mesocestoides litteratus (P: 14,8%, 95%CI: 7,7–26,6; A: 5,3), Taenia krabbei (P: 11,1%, 95%CI: 5,2–22,2; A: 0,1), and Taenia hydatigena (P: 5,6%, 95%CI: 1,9–15,1; A: 0,4) were recorded, while Metagonimus yokogawai (P: 3,7%, 95%CI: 1,0–12,5; A: 1,8) was the most prevalent trematode. Other identified species showed prevalence values below 5%. Regarding cardio-pulmonary parasites, 34 out of the 56 carcasses examined tested positive, yielding an overall prevalence of 64,2% (95%CI: 50,7–75,7). A total of four nematode species were identified, the most prevalent being Angiostrongylus vasorum (P: 45,3%, 95%CI: 32,7–58,6; A: 5,1), followed by Eucoleus aerophilus (P: 17,0%, 95%CI: 9,2–29,2; A: 0,2), Crenosoma vulpis (P: 15,1%, 95%CI: 7,9–27,1; A: 0,6), and Dirofilaria immitis (P: 7,6%, 95%CI: 3,0–17,9; A: 0,3). The golden jackal hosts a rich parasitic community, including species shared with domestic dogs and zoonotic parasites, with high prevalence rates observed for cardio-pulmonary nematodes and the urinary tract nematode C. plica. This study highlights the role of the golden jackal in the epidemiology of intestinal and cardio-pulmonary parasites of medical and veterinary relevance in the Friuli Venezia Giulia region. The findings underscore the importance of implementing continuous monitoring programs, especially considering the rapid expansion of this species' distribution range in Italy.

A partire dagli anni ’80 lo sciacallo dorato (Canis aureus) si è progressivamente diffuso colonizzando nuovi territori tra cui l’Italia ed è attualmente in lenta diffusione dalle Prealpi Giulie verso il Centro. Nonostante la rapida espansione, le conoscenze relative alla fauna parassitaria di questa specie in Italia risultano ancora limitate. Il presente lavoro si propone, quindi, di indagare la fauna parassitaria dello sciacallo dorato in Italia e di discutere le implicazioni per la salute pubblica della possibile trasmissione di parassiti zoonotici e di interesse veterinario.In questo studio sono stati analizzati campioni di intestino, polmoni, cuori, cistifellee e vesciche prelevati in necroscopia da 56 esemplari di sciacallo dorato rinvenuti morti tra luglio 2021 e marzo 2025 in Friuli Venezia Giulia. Gli intestini sono stati analizzati secondo la tecnica di scraping denominata SFCT (Scraping, Filtration and Counting technique) per il rinvenimento degli elminti. Questi sono stati poi identificati a livello di specie sulla base di chiavi morfometriche. Nel caso di vescica e cistifellea la ricerca di parassiti adulti è stata effettuata secondo una tecnica di dissezione semplice e osservazione sotto stereomicroscopio e microscopio ottico per l’identificazione. Per quanto riguarda i parassiti cardiorespiratori durante la necroscopia è stato sezionato il cuore e l’arteria polmonare per la ricerca di Dirofilaria immitis ed è stato rimosso, aperto e ispezionato l’intero tratto respiratorio. Successivamente è stato effettuato l’esame macroscopico e microscopico dei parassiti ritrovati per l’identificazione di specie attraverso chiavi morfometriche. L’identificazione è stata confermata tramite analisi molecolari per quanto riguarda cestodi, trematodi e acantocefali, tramite il sequenziamento del gene mt-CO1. Per ciascuna specie di parassiti identificata sono stati calcolati la prevalenza (P) e l’abbondanza media di infestazione (A), accompagnati dagli intervalli di confidenza al 95% calcolati tramite metodo di Wilson. Tra le 56 carcasse esaminate, 70,4% (95%CI: 57,2-80,9) erano infestate con almeno una specie di elminti intestinali (range 1-4), in totale sono state identificate 15 specie. Le specie a maggiore prevalenza identificate sono risultate: Uncinaria stenocephala (P: 33,3%, 95%CI: 22,2-46,6; A: 6,7), Toxocara canis (P: 12,3%, 95%CI: 6,4-24,4; A: 0,4) e Trichuris vulpis (P: 5,6%, 95%CI: 1,9-15,1; A: 0,4). Tra i cestodi, Mesocestoides litteratus (P: 14,8%, 95%CI: 7,7-26,6; A: 5,3), Taenia krabbei (P: 11,1%, 95%CI: 5,2-22,2; A: 0,1) e Taenia hydatigena (P: 5,6%, 95%CI: 1,9-15,1; A: 0,4) mentre Metagonimus yokogawai (P: 3,7%, 95%CI: 1,0-12,5; A: 1,8) risulta il trematode più prevalente. Altre specie ritrovate presentavano valori di prevalenza inferiori al 5%. Per quanto riguarda i parassiti cardio-polmonari, tra le 56 carcasse esaminate, 34 sono risultate positive con una prevalenza totale di infestazione del 64,2% (95%CI: 50,7-75,7). Sono state identificate in totale quattro specie di nematodi con il più prevalente risultato Angiostrongylus vasorum (P: 45,3%, 95%CI: 32,7-58,6; A: 5,1), seguito da Eucoleus aerophilus (P: 17,0%, 95%CI: 9,2-29,2; A: 0,2), Crenosoma vulpis (P: 15,1%, 95%CI: 7,9-27,1; A: 0,6) e Dirofilaria immitis (P: 7,6%, 95%CI: 3,0-17,9; A: 0,3). Lo sciacallo dorato presenta una ricca comunità parassitaria che include specie condivise con i cani domestici e parassiti zoonotici, con elevate prevalenze per quanto riguarda i nematodi cardio-polmonari e il nematode dell’apparato urinario C. plica. Questo studio evidenzia il ruolo dello sciacallo dorato nell'epidemiologia dei parassiti intestinali e cardio-polmonari di interesse sanitario e veterinario nella regione Friuli Venezia Giulia. I risultati ottenuti evidenziano l'importanza di implementare programmi di monitoraggio continuo considerata la rapida espansione di questa specie in Italia.