Il patrimonio culturale edificato presenta in Italia un notevolissimo interesse; tuttavia, lo stato di conservazione dello stesso è spesso meritevole di riflessione. Le strutture storiche, con il tempo e l’uso, tendono a degradarsi e possono presentare problemi statici, necessitando, pertanto, di interventi per ripristinarne la completa funzionalità. Inoltre, questi beni, pur collocandosi in un contesto particolarmente soggetto alle azioni sismiche, non sono concepiti per simili sollecitazioni, in conseguenza della rarità dell’evento sismico. Di conseguenza, intervenire, attraverso un processo di tutela e valorizzazione, su un bene culturale edificato, e in particolar modo su uno destinato a museo, significa permettere la trasmissione al futuro di una parte importante dell’identità culturale italiana. Questa tesi analizza il Castello Cini, facente parte del complesso monumentale della Rocca di Monselice (Padova). Il Castello, originario del XI secolo, nel tempo ha subito l’avvicendarsi di molteplici trasformazioni fino all’attuale destinazione museale. Oltre a problemi connessi a locali carenze manutentive e strutturali, con evidenti fenomeni di degrado riconducibili all’umidità, alcuni spazi risultano interdetti al pubblico, a causa delle precarie condizioni della copertura e degli orizzontamenti. Con l’obiettivo di garantire un pieno accesso agli spazi museali e di conservare l’identità storica del monumento, l’analisi della risposta statica e sismica dell’edificio, sulla base di un adeguato quadro conoscitivo, consentono di individuare e progettare interventi strutturali mirati per rendere fruibili al pubblico, in sicurezza, gli spazi del museo. In particolare si prevede il rinforzo dei solai sia rispetto alla capacità statica (portando il carico accidentale massimo a 300 kg/mq) sia rispetto alla capacità di ripartizione delle azioni sismiche, tramite tavolati addizionali collegati alle travi esistenti. Al termine degli interventi, l'edificio risulta migliorato, a seguito di un incremento di almeno 0,5 del coefficiente di sicurezza allo stato limite di salvaguardia della vita. L'impermeabilizzazione di coperture e forometrie contribuisce ad aumentare la durabilità complessiva dell’intervento strutturale, mitigando le infiltrazioni riscontrate allo stato di fatto. Le soluzioni progettuali proposte garantiscono un uso adeguato degli spazi del museo, con particolare attenzione al tema dell'inclusività, migliorando al contempo l’esperienza di visita e valorizzando il complesso monumentale, tramite l'inserimento di rampe e la sistemazione dei servizi igienici e degli spazi di accoglienza.
Rifunzionalizzazione architettonica e consolidamento strutturale di edifici ad uso museale nell’edilizia storica: il caso del Castello di Monselice
MATTIELLO, LUCA
2024/2025
Abstract
Il patrimonio culturale edificato presenta in Italia un notevolissimo interesse; tuttavia, lo stato di conservazione dello stesso è spesso meritevole di riflessione. Le strutture storiche, con il tempo e l’uso, tendono a degradarsi e possono presentare problemi statici, necessitando, pertanto, di interventi per ripristinarne la completa funzionalità. Inoltre, questi beni, pur collocandosi in un contesto particolarmente soggetto alle azioni sismiche, non sono concepiti per simili sollecitazioni, in conseguenza della rarità dell’evento sismico. Di conseguenza, intervenire, attraverso un processo di tutela e valorizzazione, su un bene culturale edificato, e in particolar modo su uno destinato a museo, significa permettere la trasmissione al futuro di una parte importante dell’identità culturale italiana. Questa tesi analizza il Castello Cini, facente parte del complesso monumentale della Rocca di Monselice (Padova). Il Castello, originario del XI secolo, nel tempo ha subito l’avvicendarsi di molteplici trasformazioni fino all’attuale destinazione museale. Oltre a problemi connessi a locali carenze manutentive e strutturali, con evidenti fenomeni di degrado riconducibili all’umidità, alcuni spazi risultano interdetti al pubblico, a causa delle precarie condizioni della copertura e degli orizzontamenti. Con l’obiettivo di garantire un pieno accesso agli spazi museali e di conservare l’identità storica del monumento, l’analisi della risposta statica e sismica dell’edificio, sulla base di un adeguato quadro conoscitivo, consentono di individuare e progettare interventi strutturali mirati per rendere fruibili al pubblico, in sicurezza, gli spazi del museo. In particolare si prevede il rinforzo dei solai sia rispetto alla capacità statica (portando il carico accidentale massimo a 300 kg/mq) sia rispetto alla capacità di ripartizione delle azioni sismiche, tramite tavolati addizionali collegati alle travi esistenti. Al termine degli interventi, l'edificio risulta migliorato, a seguito di un incremento di almeno 0,5 del coefficiente di sicurezza allo stato limite di salvaguardia della vita. L'impermeabilizzazione di coperture e forometrie contribuisce ad aumentare la durabilità complessiva dell’intervento strutturale, mitigando le infiltrazioni riscontrate allo stato di fatto. Le soluzioni progettuali proposte garantiscono un uso adeguato degli spazi del museo, con particolare attenzione al tema dell'inclusività, migliorando al contempo l’esperienza di visita e valorizzando il complesso monumentale, tramite l'inserimento di rampe e la sistemazione dei servizi igienici e degli spazi di accoglienza.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/89161