La crisi sanitaria globale causata dalla pandemia da Covid-19 ha rappresentato un punto di svolta per il mondo del lavoro, accelerando processi già presenti da tempo e portando milioni di lavoratori a riconsiderare le proprie priorità professionali e personali. Il presente elaborato intende analizzare l’evoluzione del pensiero e dei desideri della forza lavoro tra il periodo pandemico e post-pandemico (2020-2024), esplorando come fattori culturali, tecnologici e sociali abbiano contribuito alla nascita e alla diffusione di fenomeni quali la Great Resignation e il Quiet Quitting. Attraverso l’analisi di dati, riflessioni teoriche e osservazioni socio-economiche, la ricerca mette in luce come la pandemia abbia innescato una profonda ridefinizione del significato attribuito al lavoro evidenziando come aspetti quali ad esempio il benessere psicologico, l’equilibrio tra lavoro e vita privata e la flessibilità siano diventati elementi centrali nelle aspettative dei lavoratori. Inoltre, vengono esaminate le varie cause che hanno portato al fenomeno delle dimissioni volontarie e le sue varie sfaccettature, così come il crescente distacco emotivo e partecipativo nei confronti del lavoro osservabile nel Quiet Quitting e nel Loud Quitting. Particolare attenzione è riservata anche al ruolo delle tecnologie digitali e ai cambiamenti organizzativi, nonché al loro impatto sulle priorità della forza lavoro. In conclusione, l’elaborato evidenzia come il lavoro non è più concepito unicamente come mero dovere o fonte di reddito, ma come parte integrante del benessere individuale. Comprendere questi cambiamenti diventa fondamentale per le organizzazioni che intendono attrarre e trattenere talenti, promuovendo ambienti inclusivi, flessibili e orientati alla valorizzazione della persona. In quest’ottica, dunque, il futuro del lavoro appare sempre più legato alla capacità di conciliare performance e umanità, nonché a un uso consapevole e strategico delle nuove tecnologie, che, se implementate correttamente, possono favorire un efficace equilibrio tra lavoro e vita privata.
L'evoluzione delle aspettative della forza lavoro nel periodo pandemico e post-pandemico: Great Resignation, Quiet Quitting e nuove priorità lavorative
COCCATO, EMMA
2024/2025
Abstract
La crisi sanitaria globale causata dalla pandemia da Covid-19 ha rappresentato un punto di svolta per il mondo del lavoro, accelerando processi già presenti da tempo e portando milioni di lavoratori a riconsiderare le proprie priorità professionali e personali. Il presente elaborato intende analizzare l’evoluzione del pensiero e dei desideri della forza lavoro tra il periodo pandemico e post-pandemico (2020-2024), esplorando come fattori culturali, tecnologici e sociali abbiano contribuito alla nascita e alla diffusione di fenomeni quali la Great Resignation e il Quiet Quitting. Attraverso l’analisi di dati, riflessioni teoriche e osservazioni socio-economiche, la ricerca mette in luce come la pandemia abbia innescato una profonda ridefinizione del significato attribuito al lavoro evidenziando come aspetti quali ad esempio il benessere psicologico, l’equilibrio tra lavoro e vita privata e la flessibilità siano diventati elementi centrali nelle aspettative dei lavoratori. Inoltre, vengono esaminate le varie cause che hanno portato al fenomeno delle dimissioni volontarie e le sue varie sfaccettature, così come il crescente distacco emotivo e partecipativo nei confronti del lavoro osservabile nel Quiet Quitting e nel Loud Quitting. Particolare attenzione è riservata anche al ruolo delle tecnologie digitali e ai cambiamenti organizzativi, nonché al loro impatto sulle priorità della forza lavoro. In conclusione, l’elaborato evidenzia come il lavoro non è più concepito unicamente come mero dovere o fonte di reddito, ma come parte integrante del benessere individuale. Comprendere questi cambiamenti diventa fondamentale per le organizzazioni che intendono attrarre e trattenere talenti, promuovendo ambienti inclusivi, flessibili e orientati alla valorizzazione della persona. In quest’ottica, dunque, il futuro del lavoro appare sempre più legato alla capacità di conciliare performance e umanità, nonché a un uso consapevole e strategico delle nuove tecnologie, che, se implementate correttamente, possono favorire un efficace equilibrio tra lavoro e vita privata.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
Coccato_Emma.pdf
Accesso riservato
Dimensione
1.6 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.6 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/89240