L’effetto serra è un fenomeno naturale essenziale per garantire lo sviluppo della vita sulla Terra, in quanto trattiene parte della radiazione solare riflessa dalla superficie terrestre, contribuendo al riscaldamento del pianeta. I gas serra, come CO₂, CH₄, N₂O e H₂O, sono responsabili di questo processo. Tuttavia, a partire dalla Rivoluzione Industriale, le attività umane hanno intensificato l’effetto serra attraverso l’aumento delle emissioni di questi gas, principalmente dovute all’uso di combustibili fossili. Questo ha alterato il bilancio energetico terrestre, causando un progressivo riscaldamento globale. Già nel 1990, il primo rapporto dell’IPCC segnalava che il cambiamento climatico di origine antropica sarebbe presto diventato evidente. Oggi a distanza di oltre 30 anni, le prove che le attività umane stanno alterando il clima globale sono inconfutabili. Si stima che la temperatura media globale, rispetto al periodo 1850-1900 sia aumentata di circa 1,2 °C e che la concentrazione attuale di CO2 sia pari a 426 ppm, valore più alto degli ultimi 3 milioni di anni. La presente tesi affronta il tema dell’aumento delle temperature globali e del conseguente surriscaldamento del pianeta, fenomeno che sta compromettendo sempre più gli equilibri degli ecosistemi terrestri e accelerando la fusione della criosfera. L’influenza antropica ha aggravato questo processo, generando impatti significativi su scala globale. L’analisi si è focalizzata inizialmente sulla perdita di massa glaciale nelle principali aree della criosfera del pianeta (che corrisponde al 2 % dell’acqua presente sul nostro Pianeta), in particolare la Calotta Groenlandese, la Calotta Antartica e i ghiacciai continentali, per poi approfondire il caso specifico dei ghiacciai dell’arco alpino italiano. In primo luogo si andranno ad elencare quali sono i principali sistemi glaciali a livello globale e quali sono gli effetti dell’aumento delle temperature su di essi. In secondo luogo verranno analizzate le conseguenze ambientali della fusione delle principali riserve di ghiaccio del Pianeta. Per far ciò sono stati utilizzati articoli pubblicati su riviste scientifiche, report ufficiali, misurazioni puntuali acquisite da banche dati. Inoltre verranno elaborati i dati delle temperature della stazione meteorologica di Punta Rocca, situata a 3269 metri s.l.m. sul massiccio della Marmolada, con l’obiettivo di studiare la perdita di massa glaciale, tramite immagini, grafici e tabelle, di un ghiacciaio collocato tra il Veneto e il Trentino Alto Adige ormai destinato a sparire. Per capire al meglio la relazione che sussiste tra l’andamento delle temperature in quella determinata località e la perdita di ghiaccio, verranno effettuati grafici sull’andamento delle temperature medie annuali, estive, invernali e sull’andamento degli estremi climatici, considerando le temperature massime e minime. Comprendere gli effetti del riscaldamento globale su ecosistemi così fragili come sono i ghiacciai permette di sensibilizzare i lettori su quali potrebbero essere le conseguenze della perdita di tali patrimoni paesaggistici, ambientali, storici e idrici; infine aumenta la consapevolezza di quali potrebbero essere le possibili strategie di mitigazione e adattamento per limitare la fusione dei ghiacciai.
Cambiamenti climatici e crollo della criosfera: analisi degli impatti globali e approfondimento sul ghiacciaio vallivo della Marmolada
MARITAN, GIACOMO
2024/2025
Abstract
L’effetto serra è un fenomeno naturale essenziale per garantire lo sviluppo della vita sulla Terra, in quanto trattiene parte della radiazione solare riflessa dalla superficie terrestre, contribuendo al riscaldamento del pianeta. I gas serra, come CO₂, CH₄, N₂O e H₂O, sono responsabili di questo processo. Tuttavia, a partire dalla Rivoluzione Industriale, le attività umane hanno intensificato l’effetto serra attraverso l’aumento delle emissioni di questi gas, principalmente dovute all’uso di combustibili fossili. Questo ha alterato il bilancio energetico terrestre, causando un progressivo riscaldamento globale. Già nel 1990, il primo rapporto dell’IPCC segnalava che il cambiamento climatico di origine antropica sarebbe presto diventato evidente. Oggi a distanza di oltre 30 anni, le prove che le attività umane stanno alterando il clima globale sono inconfutabili. Si stima che la temperatura media globale, rispetto al periodo 1850-1900 sia aumentata di circa 1,2 °C e che la concentrazione attuale di CO2 sia pari a 426 ppm, valore più alto degli ultimi 3 milioni di anni. La presente tesi affronta il tema dell’aumento delle temperature globali e del conseguente surriscaldamento del pianeta, fenomeno che sta compromettendo sempre più gli equilibri degli ecosistemi terrestri e accelerando la fusione della criosfera. L’influenza antropica ha aggravato questo processo, generando impatti significativi su scala globale. L’analisi si è focalizzata inizialmente sulla perdita di massa glaciale nelle principali aree della criosfera del pianeta (che corrisponde al 2 % dell’acqua presente sul nostro Pianeta), in particolare la Calotta Groenlandese, la Calotta Antartica e i ghiacciai continentali, per poi approfondire il caso specifico dei ghiacciai dell’arco alpino italiano. In primo luogo si andranno ad elencare quali sono i principali sistemi glaciali a livello globale e quali sono gli effetti dell’aumento delle temperature su di essi. In secondo luogo verranno analizzate le conseguenze ambientali della fusione delle principali riserve di ghiaccio del Pianeta. Per far ciò sono stati utilizzati articoli pubblicati su riviste scientifiche, report ufficiali, misurazioni puntuali acquisite da banche dati. Inoltre verranno elaborati i dati delle temperature della stazione meteorologica di Punta Rocca, situata a 3269 metri s.l.m. sul massiccio della Marmolada, con l’obiettivo di studiare la perdita di massa glaciale, tramite immagini, grafici e tabelle, di un ghiacciaio collocato tra il Veneto e il Trentino Alto Adige ormai destinato a sparire. Per capire al meglio la relazione che sussiste tra l’andamento delle temperature in quella determinata località e la perdita di ghiaccio, verranno effettuati grafici sull’andamento delle temperature medie annuali, estive, invernali e sull’andamento degli estremi climatici, considerando le temperature massime e minime. Comprendere gli effetti del riscaldamento globale su ecosistemi così fragili come sono i ghiacciai permette di sensibilizzare i lettori su quali potrebbero essere le conseguenze della perdita di tali patrimoni paesaggistici, ambientali, storici e idrici; infine aumenta la consapevolezza di quali potrebbero essere le possibili strategie di mitigazione e adattamento per limitare la fusione dei ghiacciai.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/89587