Questo studio si occupa di descrivere e analizzare il bilancio idrologico nel bacino del torrente Valfredda, nel comune di Falcade (BL). Il periodo considerato per le analisi è di 5 anni, dal 1° luglio 2019 al 30 giugno 2024. Le stazioni meteorologiche selezionate per ricavare i dati di precipitazione sono tre: la stazione ARPA di Falcade, che si trova all’esterno del bacino, e due stazioni collocate all’interno del bacino ovvero le stazioni meteorologiche di monte e di valle installate durante il progetto DyNet. A causa di numerose lacune nei dati di precipitazione e di portata, è stato necessario utilizzare l’indice di correlazione e la portata modellata per riuscire a creare una serie di valori continua per l’interno periodo. Grazie poi alla determinazione delle cumulate annuali e mensili della precipitazione e della portata è stato possibile quantificare l’evapotraspirazione e le variazioni delle riserve idriche presenti all’interno del bacino. L’evapotraspirazione è stata calcolata sia nell’intero periodo dei 5 anni ma anche per ogni anno. I risultati ottenuti mostrano come l’evapotraspirazione non sia costante nei vari anni: si passa da valori molto bassi a valori molto alti in seguito alla variabilità della precipitazione registrata nei vari periodi. Le variazioni delle riserve idriche presenti all’interno del bacino vengono invece calcolate mensilmente. Nei periodi invernali si noterà che, a causa delle precipitazioni nevose che causano un minore deflusso superficiale, c’è un accumulo di acqua nel suolo che va a ricaricare le riserve idriche e le falde sotterranee. Nei periodi primaverili, invece, c’è una diminuzione dell’acqua dal suolo a causa dell’aumento delle temperature che fanno sciogliere la neve e aumentare di molto il deflusso superficiale. Nei mesi di luglio e agosto sembrerebbe esserci un aumento dell’acqua nel suolo, probabilmente a causa delle frequenti e abbondanti precipitazioni estive. Tuttavia, non tutti i periodi rispettano questi andamenti e questo è causato dalle variabilità presenti nei vari periodi, le stesse che fanno variare di molto l’evapotraspirazione. Per riuscire a capire la causa di questa grande variabilità tra le tre stazioni meteorologiche è stato fatto uno studio che confronta la precipitazione con la quota delle stazioni stesse. Il confronto è stato fatto sia nei periodi da luglio ad agosto sia in periodi più brevi da maggio a ottobre. In questo modo si è riusciti a comprendere che la maggior parte della variabilità presente tra le tre stazioni è dovuta alle precipitazioni che avvengono nel periodo invernale, di conseguenza alle precipitazioni nevose.

Stima del bilancio idrologico nel bacino del torrente Valfredda

TANDUO, GIULIA
2024/2025

Abstract

Questo studio si occupa di descrivere e analizzare il bilancio idrologico nel bacino del torrente Valfredda, nel comune di Falcade (BL). Il periodo considerato per le analisi è di 5 anni, dal 1° luglio 2019 al 30 giugno 2024. Le stazioni meteorologiche selezionate per ricavare i dati di precipitazione sono tre: la stazione ARPA di Falcade, che si trova all’esterno del bacino, e due stazioni collocate all’interno del bacino ovvero le stazioni meteorologiche di monte e di valle installate durante il progetto DyNet. A causa di numerose lacune nei dati di precipitazione e di portata, è stato necessario utilizzare l’indice di correlazione e la portata modellata per riuscire a creare una serie di valori continua per l’interno periodo. Grazie poi alla determinazione delle cumulate annuali e mensili della precipitazione e della portata è stato possibile quantificare l’evapotraspirazione e le variazioni delle riserve idriche presenti all’interno del bacino. L’evapotraspirazione è stata calcolata sia nell’intero periodo dei 5 anni ma anche per ogni anno. I risultati ottenuti mostrano come l’evapotraspirazione non sia costante nei vari anni: si passa da valori molto bassi a valori molto alti in seguito alla variabilità della precipitazione registrata nei vari periodi. Le variazioni delle riserve idriche presenti all’interno del bacino vengono invece calcolate mensilmente. Nei periodi invernali si noterà che, a causa delle precipitazioni nevose che causano un minore deflusso superficiale, c’è un accumulo di acqua nel suolo che va a ricaricare le riserve idriche e le falde sotterranee. Nei periodi primaverili, invece, c’è una diminuzione dell’acqua dal suolo a causa dell’aumento delle temperature che fanno sciogliere la neve e aumentare di molto il deflusso superficiale. Nei mesi di luglio e agosto sembrerebbe esserci un aumento dell’acqua nel suolo, probabilmente a causa delle frequenti e abbondanti precipitazioni estive. Tuttavia, non tutti i periodi rispettano questi andamenti e questo è causato dalle variabilità presenti nei vari periodi, le stesse che fanno variare di molto l’evapotraspirazione. Per riuscire a capire la causa di questa grande variabilità tra le tre stazioni meteorologiche è stato fatto uno studio che confronta la precipitazione con la quota delle stazioni stesse. Il confronto è stato fatto sia nei periodi da luglio ad agosto sia in periodi più brevi da maggio a ottobre. In questo modo si è riusciti a comprendere che la maggior parte della variabilità presente tra le tre stazioni è dovuta alle precipitazioni che avvengono nel periodo invernale, di conseguenza alle precipitazioni nevose.
2024
Assessing the water balance of the Valfredda catchment
bilancio idrologico
Valfredda
portata
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/89593