La produzione di plastica è in costante crescita, generando un grave problema di smaltimento. La maggior parte dei rifiuti plastici viene smaltita in discarica (79%) o per incenerimento (12%), causando notevole inquinamento del suolo e dell'aria, con emissioni di CO2 e sostanze nocive. Per contrastare l'inquinamento, è cruciale potenziare le tecniche di riciclo per arrivare ad una completa economia circolare della plastica. Le principali tipologie di riciclo sono meccanico e chimico/molecolare: il riciclo meccanico presenta limiti come la degradazione ma si tratta di un processo semplice e poco energivoro, invece il riciclo chimico trasforma le plastiche in molecole più piccole, ottenendo materie prime per la produzione delle materie plastiche oppure altri prodotti petrolchimici, ma necessita di molta energia. In particolare, il riciclo chimico include la ri-monomerizzazione (ad esempio mediante solvolisi nel caso di poliesteri come il PET), oltre alla pirolisi e alla gassificazione. La ri-monomerizzazione permette di recuperare direttamente i monomeri, potendo quindi sintetizzare plastica di qualità identica all’originale. Attualmente si sta investendo sempre più nella ricerca nell’ambito riciclo chimico delle plastiche, soprattutto allo scopo di sviluppare un processo di riciclo che sia sostenibile e potenzialmente adatto all’impiego industriale; un esempio di processo sostenibile è rappresentato dalla possibilità di utilizzare il NaCl come catalizzatore per la pirolisi delle poliolefine. Tecnologie industriali avanzate come il processo MoReTec di Lyondell-Basell e il ChemCycling di BASF mirano a riciclare plastiche di post-consumo in materiali di qualità identica a quelli ottenuti utilizzando materie prime fossili.
Processi di riciclo avanzato verso un’economia circolare della plastica
ASTOLFO, GABRIELE
2024/2025
Abstract
La produzione di plastica è in costante crescita, generando un grave problema di smaltimento. La maggior parte dei rifiuti plastici viene smaltita in discarica (79%) o per incenerimento (12%), causando notevole inquinamento del suolo e dell'aria, con emissioni di CO2 e sostanze nocive. Per contrastare l'inquinamento, è cruciale potenziare le tecniche di riciclo per arrivare ad una completa economia circolare della plastica. Le principali tipologie di riciclo sono meccanico e chimico/molecolare: il riciclo meccanico presenta limiti come la degradazione ma si tratta di un processo semplice e poco energivoro, invece il riciclo chimico trasforma le plastiche in molecole più piccole, ottenendo materie prime per la produzione delle materie plastiche oppure altri prodotti petrolchimici, ma necessita di molta energia. In particolare, il riciclo chimico include la ri-monomerizzazione (ad esempio mediante solvolisi nel caso di poliesteri come il PET), oltre alla pirolisi e alla gassificazione. La ri-monomerizzazione permette di recuperare direttamente i monomeri, potendo quindi sintetizzare plastica di qualità identica all’originale. Attualmente si sta investendo sempre più nella ricerca nell’ambito riciclo chimico delle plastiche, soprattutto allo scopo di sviluppare un processo di riciclo che sia sostenibile e potenzialmente adatto all’impiego industriale; un esempio di processo sostenibile è rappresentato dalla possibilità di utilizzare il NaCl come catalizzatore per la pirolisi delle poliolefine. Tecnologie industriali avanzate come il processo MoReTec di Lyondell-Basell e il ChemCycling di BASF mirano a riciclare plastiche di post-consumo in materiali di qualità identica a quelli ottenuti utilizzando materie prime fossili.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/89629