Le nanoparticelle lipidiche (LNP) costituiscono una tecnologia che negli ultimi anni è divenuta assai importante per varie applicazioni mediche, in particolare nell’ambito dei vaccini, delle terapie anticancro e della sostituzione proteica. In generale queste particelle sono costituite da quattro componenti base: colesterolo (CHL) o fitosteroli simili, aminolipidi protonabili, lipidi ausiliari come i fosfolipidi e lipidi coniugati al polietilenglicole (PEG). La recente commercializzazione di vaccini a mRNA (contro il COVID-19) contenenti lipidi-PEG ha mostrato in alcuni casi di contribuire a reazioni avverse nei pazienti. Infatti, nonostante l’ampio utilizzo, l’esposizione continua al PEG può condurre ad una clearance accelerata nel sangue e alla produzione di anticorpi anti-PEG, il che suggerisce l’importanza di sviluppare materiali polimerici alternativi. I materiali che spiccano maggiormente per le loro proprietà sono le poli(2-ossazoline) e le poli(2-ossazine), per le quali sono state svolte diverse analisi volte a verificare la loro validità come alternative. Una prima analisi di dinamica molecolare ha mostrato come questi polimeri influenzino le proprietà di superficie delle nanoparticelle lipidiche. In particolare, sono state analizzate le interazioni LNP-polimero e il corrispondente grado di idratazione. Queste proprietà si sono rivelate responsabili nell’influenzare le dimensioni delle particelle, la formazione della corona proteica e il destino biologico in vivo. Un’ulteriore analisi è stata eseguita su LNP rivestite di poli(2-ossazoline glucosilate), per le quali è stato proposto anche un meccanismo di sintesi, con la finalità di studiare l’interazione e l’assorbimento di questi composti nelle cellule. Infine, come ultimo caso di studio proposto, sono stati effettuati esperimenti di dosaggio ripetuto, ponendo a confronto LNP-PEG e LNP-PEOZ nella somministrazione di mRNA in vivo.
Ricoprimenti polimerici a base di poli(2-ossazoline) e poli(2-ossazine) per nanoparticelle lipidiche
DEMARCHI, DAVIDE
2024/2025
Abstract
Le nanoparticelle lipidiche (LNP) costituiscono una tecnologia che negli ultimi anni è divenuta assai importante per varie applicazioni mediche, in particolare nell’ambito dei vaccini, delle terapie anticancro e della sostituzione proteica. In generale queste particelle sono costituite da quattro componenti base: colesterolo (CHL) o fitosteroli simili, aminolipidi protonabili, lipidi ausiliari come i fosfolipidi e lipidi coniugati al polietilenglicole (PEG). La recente commercializzazione di vaccini a mRNA (contro il COVID-19) contenenti lipidi-PEG ha mostrato in alcuni casi di contribuire a reazioni avverse nei pazienti. Infatti, nonostante l’ampio utilizzo, l’esposizione continua al PEG può condurre ad una clearance accelerata nel sangue e alla produzione di anticorpi anti-PEG, il che suggerisce l’importanza di sviluppare materiali polimerici alternativi. I materiali che spiccano maggiormente per le loro proprietà sono le poli(2-ossazoline) e le poli(2-ossazine), per le quali sono state svolte diverse analisi volte a verificare la loro validità come alternative. Una prima analisi di dinamica molecolare ha mostrato come questi polimeri influenzino le proprietà di superficie delle nanoparticelle lipidiche. In particolare, sono state analizzate le interazioni LNP-polimero e il corrispondente grado di idratazione. Queste proprietà si sono rivelate responsabili nell’influenzare le dimensioni delle particelle, la formazione della corona proteica e il destino biologico in vivo. Un’ulteriore analisi è stata eseguita su LNP rivestite di poli(2-ossazoline glucosilate), per le quali è stato proposto anche un meccanismo di sintesi, con la finalità di studiare l’interazione e l’assorbimento di questi composti nelle cellule. Infine, come ultimo caso di studio proposto, sono stati effettuati esperimenti di dosaggio ripetuto, ponendo a confronto LNP-PEG e LNP-PEOZ nella somministrazione di mRNA in vivo.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/89634