ANALISI BIOMECCANICA DELLA SPALLA DURANTE LA FASE DI LANCIO NEGLI SPORT OVERHEAD

L’espressione sport over-head fa riferimento a tutti quegli sport che richiedono movimenti ripetitivi dell’arto superiore ad alta velocità al di sopra della testa, quali pallavolo, nuoto, tennis e baseball. Tra questi il baseball rappresenta un modello ideale per lo studio della cinematica e della dinamica articolare, in quanto prevede un lancio tecnico molto complesso. L’analisi biomeccanica applicata a tale sport consente di quantificare le sollecitazioni articolari e le forze muscolari, offrendo quindi uno strumento fondamentale per la prevenzione degli infortuni e successivamente di un piano di recupero e ottimizzazione della performance. Negli atleti coinvolti in tali attività si registra infatti un’incidenza particolarmente elevata di lesioni a carico dell’arto superiore e nello specifico all’articolazione della spalla: tra queste la Gleno-humeral Internal Rotation Deficit (GIRD) dovuta ad un sovraccarico intra-articolare e la Superior Labrum Anterior to Posterior lesion (SLAM). La patogenesi multifattoriale degli infortuni risiede in due cause strettamente interconnesse tra loro: intrinsechi, non modificabili, tra cui sesso, età, caratteristiche biologiche e fisiche del soggetto oppure precedenti infortuni; estrinsechi, potenzialmente correggibili con un adeguato programma di prevenzione. Tra questi ultimi si distinguono l’affaticamento muscolare e le alterazioni della biomeccanica del gesto atletico del lancio che richiede una collaborazione efficace tra i muscoli (componente dinamica) e tra le strutture legamentose e capsulari (componente statica). Lo scopo della tesi esaminare in maniera approfondita la biomeccanica della spalla durante le fasi del “lancio corretto”, nonché le principali differenze tra i diversi tipi di lancio, solo dopo aver esposto l’anatomia interessata. Viene poi trattata la tematica dei deficit funzionali con particolare riguardo alla perdita della rotazione interna gleno-omerale e le rispettive implicazioni biomeccaniche e cliniche. Infine, nel capitolo di chiusura, sono illustrate le tecniche, manuali e non, per la prevenzione e la riabilitazione post-trauma.