Il presente elaborato esplora la realtà del metaverso sotto diversi profili, adottando una prospettiva filosofico-giuridica. In primo luogo, vengono esaminati l’origine e l’evoluzione del termine “metaverso”, nonché le caratteristiche strutturali della realtà virtuale: immersività, persistenza e sincronicità. A seguito di ciò, ci si sofferma sui potenziali benefici legati ai mondi virtuali – in particolare nei settori del lavoro, dell’istruzione, della salute e del turismo – e sui possibili rischi. Si dà spazio, inoltre, a diverse riflessioni che coinvolgono temi quali: lo sviluppo dell’identità dell’uomo nel metaverso, gli interrogativi etici e le concezioni di luogo e di tempo. Si valuta, poi, se le norme esistenti possano essere estese al mondo virtuale, senza ledere il principio di legalità, o se sia necessaria una “metagiurisdizione”; inoltre, se si debbano rivedere le categorie della personalità giuridica, della responsabilità penale e del locus commissi delicti. L’ultima parte dell’indagine si sofferma sulla potenziale configurabilità di una serie di reati che, quando si realizzano nel metaverso, vengono definiti “metacrimini”.
Quando il delinquente è un avatar. Profili filosofico-giuridici dei crimini nel metaverso
SGUBBI, ELEONORA
2024/2025
Abstract
Il presente elaborato esplora la realtà del metaverso sotto diversi profili, adottando una prospettiva filosofico-giuridica. In primo luogo, vengono esaminati l’origine e l’evoluzione del termine “metaverso”, nonché le caratteristiche strutturali della realtà virtuale: immersività, persistenza e sincronicità. A seguito di ciò, ci si sofferma sui potenziali benefici legati ai mondi virtuali – in particolare nei settori del lavoro, dell’istruzione, della salute e del turismo – e sui possibili rischi. Si dà spazio, inoltre, a diverse riflessioni che coinvolgono temi quali: lo sviluppo dell’identità dell’uomo nel metaverso, gli interrogativi etici e le concezioni di luogo e di tempo. Si valuta, poi, se le norme esistenti possano essere estese al mondo virtuale, senza ledere il principio di legalità, o se sia necessaria una “metagiurisdizione”; inoltre, se si debbano rivedere le categorie della personalità giuridica, della responsabilità penale e del locus commissi delicti. L’ultima parte dell’indagine si sofferma sulla potenziale configurabilità di una serie di reati che, quando si realizzano nel metaverso, vengono definiti “metacrimini”.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/89843