Confronto della qualità di vita correlata alla salute tra neovescica e condotto ileale in pazienti sottoposti a cistectomia radicale robot-assistita: una revisione sistematica

Aim: The aim is to investigate how Health Related Quality of Life (HRQoL) in patients undergoing RARC (Robot-Assisted Radical Cystectomy) is affected by the type of postoperative urinary tract reconstruction. In particular, the aim is to assess whether there are significant differences in quality of life between patients who receive a neobladder and those who have had an ileal conduit constructed. Study design: Systematic literature review. Method: A systematic search of the PubMed, CINAHL, Scopus and Embase databases was conducted, including studies published between 2003 and 2025 in English. Primary quantitative studies assessing HRQoL using validated instruments (such as EORTC QLQ-C30, FACT-Bl, SF-36) in adult patients undergoing robotic-assisted radical cystectomy were selected. The methodological quality of the selected studies was assessed using the Critical Appraisal Skills Programme tool (2024). CASP (Cohort Study Checklist and Systematic Review Checklist). The studies were found to be methodologically sound, with clear criteria, appropriate methods, controls for confounding factors, appropriate analyses and clear presentation of results. Results: Six observational studies and two systematic reviews were included. The data show that patients with a neobladder report better outcomes in terms of body image, continence and sexual function, while the ileal conduit is associated with fewer surgical complications and greater ease of management. However, differences in HRQoL are not always statistically significant and depend on individual variables and the care setting. Conclusions: The choice of urinary diversion after robotic-assisted radical cystectomy has an important impact on quality of life. The results underline the need for a patient-centred multidisciplinary approach to guide the therapeutic decision, taking into account not only clinical outcomes but also the psycho-social perspective Translated with DeepL.com (free version)

Obiettivo: Lo scopo è di indagare come la qualità della vita correlata alla salute (Health Related Quality of Life - HRQoL) nei pazienti sottoposti a RARC (Robot-Assisted Radical Cystectomy) venga influenzata dal tipo di ricostruzione del tratto urinario successiva all’intervento. In particolare, l’obiettivo è valutare se esistono differenze significative nella qualità della vita tra i pazienti che ricevono una neovescica e quelli a cui è stato confezionato un condotto ileale. Disegno dello studio: Revisione sistematica della letteratura. Metodo: È stata condotta una ricerca sistematica nelle banche dati PubMed, CINAHL, Scopus ed Embase, includendo studi pubblicati tra il 2003 e il 2025 in lingua inglese. Sono stati selezionati studi quantitativi primari che valutavano la HRQoL tramite strumenti validati (come EORTC QLQ-C30, FACT-Bl, SF-36) in pazienti adulti sottoposti a cistectomia radicale robot-assistita. La qualità metodologica degli studi selezionati è stata valutata utilizzando lo strumento Critical Appraisal Skills Programme (2024). CASP (Cohort Study Checklist and Systematic Review Checklist). Gli studi sono risultati metodologicamente solidi, con criteri chiari, metodi appropriati, controlli per i fattori di confondimento, analisi appropriate e presentazione chiara dei risultati. Risultati: Sono stati inclusi 6 studi osservazionali e 2 revisione sistematiche. I dati mostrano che i pazienti con neovescica riportano esiti migliori in termini di immagine corporea, continenza e funzione sessuale, mentre il condotto ileale risulta associato a minori complicanze chirurgiche e maggiore semplicità gestionale. Tuttavia, le differenze nella HRQoL non sono sempre statisticamente significative e dipendono da variabili individuali e dal contesto assistenziale. Conclusioni: La scelta della derivazione urinaria dopo cistectomia radicale robot-assistita ha un impatto importante sulla qualità della vita. I risultati sottolineano la necessità di un approccio multidisciplinare centrato sul paziente per orientare la decisione terapeutica, tenendo conto non solo degli esiti clinici ma anche della prospettiva psico-sociale