Visto l’incremento dell’età media della popolazione che si sta verificando negli ultimi decenni, risultano avere sempre maggiore incidenza le patologie legate all’invecchiamento; una fra queste è la patologia di Alzheimer, una malattia neurodegenerativa il cui sintomo iniziale è costituito dalla perdita di memoria a breve termine. Dal momento che non esiste cura definitiva per questa condizione cronica, la strategia più promettente per garantire una buona qualità di vita alla popolazione anziana è costituita dalla prevenzione, nel caso di soggetti in salute, e dal trattamento con terapie non farmacologiche, se si considera la porzione di soggetti già affetta da questa patologia. Tra gli interventi non farmacologici assume particolare importanza l’attività fisica, dal momento che, oltre a prevenire il declino cognitivo, previene anche l’insorgenza di altre 35 malattie croniche. Sono identificabili diverse modalità per lo svolgimento dell’attività fisica, prime fra tutte l’attività aerobica e contro resistenza. Il maggior problema però risiede nella scarsa partecipazione a queste attività da parte dei soggetti affetti da declino cognitivo, dovuta ad una mancanza di motivazione. Per ovviare a questo problema è stata studiata un’ulteriore modalità, che è quella del ballo: diversi trial clinici hanno verificato i potenziali effetti benefici derivanti dalla pratica del ballo per quanto concerne la facilitazione fisica e cognitiva.
Il ballo e l’attività fisica per il trattamento e la prevenzione del declino cognitivo
NANDI, FRANCESCA
2024/2025
Abstract
Visto l’incremento dell’età media della popolazione che si sta verificando negli ultimi decenni, risultano avere sempre maggiore incidenza le patologie legate all’invecchiamento; una fra queste è la patologia di Alzheimer, una malattia neurodegenerativa il cui sintomo iniziale è costituito dalla perdita di memoria a breve termine. Dal momento che non esiste cura definitiva per questa condizione cronica, la strategia più promettente per garantire una buona qualità di vita alla popolazione anziana è costituita dalla prevenzione, nel caso di soggetti in salute, e dal trattamento con terapie non farmacologiche, se si considera la porzione di soggetti già affetta da questa patologia. Tra gli interventi non farmacologici assume particolare importanza l’attività fisica, dal momento che, oltre a prevenire il declino cognitivo, previene anche l’insorgenza di altre 35 malattie croniche. Sono identificabili diverse modalità per lo svolgimento dell’attività fisica, prime fra tutte l’attività aerobica e contro resistenza. Il maggior problema però risiede nella scarsa partecipazione a queste attività da parte dei soggetti affetti da declino cognitivo, dovuta ad una mancanza di motivazione. Per ovviare a questo problema è stata studiata un’ulteriore modalità, che è quella del ballo: diversi trial clinici hanno verificato i potenziali effetti benefici derivanti dalla pratica del ballo per quanto concerne la facilitazione fisica e cognitiva.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
Nandi_Francesca.pdf
accesso aperto
Dimensione
1.41 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.41 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/90199