Mapping the lesbian community: the evolution of lesbian safe spaces and the role of gaytrification

This thesis analyses the way in which the lesbian community made room for herself in urban context of the United States, focusing on New York city, but taking into consideration other cities too. Drawing from the cultural geography, and in particular lesbian geographies, the thesis explores how the lesbian community built her own safe spaces: spaces of belonging that represent an answer to the marginalisation and an act of resistance and identity formation. In the beginning, the study centres on the definition of what lesbian geographies are, how were they born and why did they develop. Moreover, it analyses the historical sociopolitical processes that led to the marginalisation and invisibility of the lesbian community in urban contexts. Moving forward, the analysis shifts on the birth and creation of lesbian bars in the postwar period and how those spaces declined due to social and economical changes. The study investigates the transformation of queer neighborhoods into the so-called “gayborhoods”, commodified neighborhoods born from the effect of gaytrification (a form of gentrification in LGBT+ contexts, which usually favours the male, white, affluent gay community). Finally, the thesis explores the strategies carried out by the lesbian community to find new forms of belonging. By combining a geographical and historical approach, the research wants to reflect on the relationship between sexuality and urban space and the need for an intersectional and inclusive approach within the contemporary geographies.

L’elaborato si propone di analizzare come la comunità lesbica si è fatta spazio nel contesto urbano degli Stati Uniti, con un focus particolare sulla città di New York ma non solo. Attraverso gli studi della geografia culturale, e in particolar modo delle geografie lesbiche, la tesi esplora come la comunità lesbica ha costruito i propri spazi “sicuri”, cioè luoghi di appartenenza che rappresentano una risposta alla marginalizzazione e sono una forma di resistenza e affermazione identitaria. Inizialmente l’elaborato si concentra sulla definizione delle geografie lesbiche, come queste sono nate e perché si sono sviluppate. Inoltre, analizza i processi storici sociopolitici che hanno portato alla marginalizzazione e invisibilità della comunità lesbica nel contesto urbano. In seguito, l’analisi si sposta sulla nascita e la creazione dei bar lesbici nel secondo dopoguerra come luoghi di affermazione e appartenenza e come questi abbiano subito un declino a causa di mutamenti sociali ed economici. La tesi indaga la trasformazione di questi spazi, i quartieri queer, in quelli che la geografia culturale denomina “gayborhoods”, ovvero quartieri commercializzati a causa della gaytrification (una forma di gentrificazione nei contesti LGBT+, che spesso favorisce la comunità gay maschile, bianca e borghese). Infine, l’elaborato esplora i modi e le strategie che la comunità lesbica ha attuato per trovare nuove forme di appartenenza. Attraverso un approccio geografico e storico, la tesi si propone di riflettere sul rapporto tra sessualità e spazio urbano e sull’importanza di avere un approccio intersezionale e inclusivo negli studi delle geografie contemporanee.