La verità del falso: satira e denuncia in Manuscrito cuervo di Max Aub

The Francoist regime played a fundamental role in shaping the Spanish cultural panorama of the second half of the 20th century. By forcing the entire intelligentsia of the nation into exile or silence, it had a significant impact on every aspect of Spanish cultural production, which consequently began to focus more and more on works aimed to denounce contemporary society and to unmask what the regime was actually doing but wanted to keep hidden, particularly in regards to the situation of Spanish intellectuals. This study focuses exactly on this matter by analysing one of the most important works in this field, Max Aub’s Manuscrito cuervo, with a special focus on the literary mechanisms operated by the author in order to highlight and exposing the inhumane reality of the concentration camps, which he experienced first-hand, by completely overturning the different points of view present in the text and forcing the reader to take a position.

Il regime franchista ebbe un ruolo fondamentale nel plasmare il panorama culturale spagnolo della seconda metà del XX secolo. Costringendo l’intera intellighenzia nazionale all’esilio o al silenzio, esso ebbe un impatto significativo su ogni aspetto della produzione culturale spagnola, che conseguentemente iniziò a focalizzarsi sempre di più su opere dirette a denunciare la società contemporanea e a smascherare ciò che il regime stava realmente facendo ma voleva tenere nascosto, soprattutto riguardo la situazione degli intellettuali spagnoli. Questo studio si concentra esattamente su questo, analizzando uno dei lavori più importanti in questo campo, Manuscrito cuervo di Max Aub, con un’attenzione particolare sui meccanismi letterari operati dall’autore per evidenziare e rivelare la realtà disumana dei campi di concentramento, che visse in prima persona, rovesciando completamente i diversi punti di vista presenti nel testo e costringendo il lettore a prendere posizione.