La bellezza del vuoto. Alcuni esempi di esperienza estetica e di abbandono del sé tra taoismo e buddhismo zen e chan

Eastern aesthetics offers a unique perspective, conceiving beauty as a balance between presence and absence. This thesis examines the concept of void in Taoist, Zen, and Chan traditions, analyzing it not as absence but as a potential space that enriches reality and promotes self-liberation. Through the study of philosophical texts and artistic practices such as Nō theater and the tea ceremony, void emerges as a fundamental aesthetic and spiritual principle. This work highlights the role of void as a key to understanding aesthetic experience and inner perfection in Chinese and Japanese traditions.

L’estetica orientale propone una visione unica, concependo la bellezza come equilibrio tra presenza e assenza. Questa tesi esplora il concetto di vuoto nelle tradizioni taoista, zen e chan, analizzandolo non come assenza, ma come spazio potenziale capace di arricchire la realtà e favorire la liberazione dell’io. Attraverso lo studio di testi filosofici e pratiche artistiche come il teatro Nō e la cerimonia del tè, emerge come il vuoto rappresenti un principio estetico e spirituale fondamentale. Questo lavoro evidenzia il ruolo del vuoto come chiave per comprendere l’esperienza estetica e la perfezione interiore nelle tradizioni cinesi e giapponesi