L'inizio e la fine di ogni filosofia è la libertà.

One of the most interesting and, in our opinion, crucial theses presented by Hegel is set forth in the first edition of the «Encyclopedia» in 1817, where he states how philosophy can be understood as a «science of freedom». It is our intent, therefore, to try to introduce how the question of freedom is the central place around which classical German philosophy develops. We will try, in the first instance, to present Kant's proposal, which characterizes freedom by anchoring it to the notion of autonomy, more precisely as autonomy of the will. After highlighting some of the main critical issues underlying the Kantian doctrine, we will then turn to the Hegelian model. We will try to reconstruct Hegel's speculative itinerary, from the youthful fragments to the Berlin period, in order to observe how, starting from the study of transcendental philosophy, he highlights the shortcomings of Kant's proposal and, from these, develops his own original notion of freedom, we emphasize, as a form of relationality to which the name «Geist» will be attributed. We will conclude our discussion by presenting the contemporary debate on the notions of autonomy and recognition, underlying the Kantian and Hegelian framework respectively, to conclude our work with an analysis and discussion of the notion of «Sociality» proposed by Terry Pinkard to sift through whether this is a valid interpretation of the concept of «Geist» and an adequate proposal for explaining, therefore, freedom.

Una delle tesi più interessanti e, a nostro avviso, cruciali presentate da Hegel è esposta nella prima edizione dell'«Enciclopedia» del 1817, dove si afferma come la filosofia possa essere intesa una «scienza della libertà». È nostro intento, pertanto, cercare di introdurre come la questione della libertà sia il luogo centrale attorno al quale si sviluppa la filosofia classica tedesca. Cercheremo, in prima istanza, di presentare la proposta di Kant, che caratterizza la libertà ancorandola alla nozione di autonomia, più precisamente come autonomia della volontà. Dopo aver evidenziato alcune delle principali criticità alla base della dottrina kantiana, passeremo poi al modello hegeliano. Cercheremo di ricostruire l'itinerario speculativo di Hegel, dai frammenti giovanili fino al periodo berlinese, per osservare come, a partire dallo studio della filosofia trascendentale, egli evidenzi le lacune della proposta di Kant e, da queste, sviluppi una sua originale nozione della libertà, evidenziamo, come forma di relazionalità alla quale verrà attribuito il nome di «Geist». Concluderemo il nostro percorso presentando il dibattito contemporaneo sulle nozioni di autonomia e riconoscimento, sottostanti rispettivamente all'impianto kantiano ed hegeliano, per concludere il nostro lavoro con un'analisi e discussione della nozione di «Socialità» proposta da Terry Pinkard per vagliare se questa sia un'interpretazione valida del concetto di «Geist» e una proposta adeguata per spiegare, quindi, la libertà.