Survey-Based Digital Modeling of San Secondo Island: A Multidisciplinary Approach to Cultural Heritage Reconstruction

This thesis explores the digitisation of the architectural condition of San Secondo Island today, a culturally and historically significant site located in the Venetian Lagoon. Once the setting of religious and military activities, the island now stands abandoned, overgrown, and at risk of disappearing from collective memory. As part of a broader effort to digitally preserve vulnerable heritage landscapes, this research applies cultural heritage surveying methods and 3D reconstruction techniques to document and interpret the island’s remaining built environment. The primary focus is on the reconstruction of the 19th-century Austrian military fortification phase of the island, using an Austrian military map (1859) as a primary cartographic reference. This archival map, provided by the VeNiss research team, serves as the foundation for reconstructing the island’s key architectural structures: the gun battery, the embankment, and the gunpowder magazines. A critical aspect of this study involves addressing uncertainty and incompleteness in the reconstruction process, resulting from the fragmentary and imprecise nature of both historical sources and current physical remains. As such, the 3D model produced is inherently interpretive, but it allows for identifying structural decay, analysing spatial transformation, and visualizing past architectural logic within its military context. The research concludes by reflecting on the importance of high-resolution, technology-assisted documentation methods for heritage preservation. It also proposes directions for future study, including broader comparative studies across similar island fortifications in the lagoon. Ultimately, this thesis highlights the urgent role of digital heritage practices in safeguarding culturally significant yet physically endangered sites, and in offering new tools for historical interpretation and conservation planning.

Questa tesi propone la digitalizzazione della condizione urbana e architettonica attuale dell’isola di San Secondo, un sito di grande rilevanza culturale e storica situato nella Laguna di Venezia. Un tempo teatro di attività religiose e militari, l’isola oggi si presenta abbandonata, invasa dalla vegetazione e a rischio di scomparsa dalla memoria collettiva. Nell’ambito di un più ampio sforzo volto alla conservazione digitale dei patrimoni I paesaggistici vulnerabili, questa ricerca applica metodi di rilievo per il patrimonio culturale e tecniche di ricostruzione 3D per documentare e interpretare l’ambiente costruito residuo dell’isola. L’attenzione principale è rivolta alla ricostruzione della fase di fortificazione militare austriaca del XIX secolo, utilizzando come riferimento cartografico principale una mappa militare austriaca realizzata nel 1859. Questa fonte d’archivio, fornita dal team di ricerca VeNiss, costituisce la base per la ricostruzione delle principali strutture architettoniche dell’isola: la batteria, I terrapieni fortificati e i depositi di polvere da sparo. Un aspetto cruciale di questo studio riguarda la gestione dell’incertezza e dell’incompletezza nel processo di ricostruzione, dovute alla natura frammentaria e imprecisa sia delle fonti storiche sia dei resti fisici attuali. Il modello 3D risultante è pertanto intrinsecamente interpretativo, ma consente l’identificazione del degrado strutturale, l’analisi delle trasformazioni spaziali e la visualizzazione della logica architettonica passata nel contesto militare. La ricerca si conclude riflettendo sull’importanza dei metodi di documentazione ad alta risoluzione supportati dalla tecnologia per la conservazione del patrimonio. Propone inoltre direzioni per studi futuri e confronti più ampi con fortificazioni insulari simili presenti in laguna. In ultima analisi, questa tesi evidenzia il ruolo urgente delle pratiche di patrimonio digitale nella salvaguardia di siti culturalmente significativi ma fisicamente a rischio, offrendo al contempo nuovi strumenti per l’interpretazione storica e la pianificazione della conservazione.