Sulle pendici del Monte Baldo arroccata su una roccia si trova uno delle chiese più note e suggestive del territorio veronese: il Santuario della Madonna della Corona. Di fondazione medievale da secoli attira numerosi pellegrini che si recano presso l’edificio non solo ammaliati dallo strepitoso scenario che esso offre ma anche per l’immagine della Madonna che richiama fedeli da tutto il mondo. Nello specifico sono state due le raffigurazioni della Vergine che nel corso della storia sono state motivo di devozione e che testimoniano la costanza presenza di Maria nella vita di Cristo. Nella prima, risalente al ‘300, la Vergine ritratta in trono mentre tiene tra le braccia il figlio appena nato rappresenta la prima forma di devozione mariana del luogo, dove Maria era raffigurata come una madre che con il suo mantello protegge i fedeli. Secondo gli studi tale devozione risalirebbe all’epoca di San Zeno, patrono della città, che detiene la cattedra vescovile della vicina Verona dal 362 fino alla sua morte nel 380. Dimostrazione di tale antichità sarebbero non solo le diverse chiese intitolate alle Madonna, prima tra tutte il duomo della città consacrato nel 1187 a Santa Maria Matricolare, ma anche le diverse opere disseminate tra le parrocchie del territorio. La seconda raffigurazione del Santuario della Madonna della Corona risale invece al 1432 e rappresenta la Pietà, dove Maria mentre sorregge tra le braccia il corpo del figlio morto. Questo tipo di raffigurazione si diffonde a partire dal XV secolo, in parallelo con l’inizio della diffusione di diverse apparizioni aventi come protagonisti esponenti del popolo. Oggi centrale per il pellegrinaggio e la devozione è la seconda rappresentazione esposta sopra l’altare centrale della Chiesa.
Il Santuario della Madonna della Corona: il pellegrinaggio dal Medioevo ad oggi
GANGINI, GRETA
2024/2025
Abstract
Sulle pendici del Monte Baldo arroccata su una roccia si trova uno delle chiese più note e suggestive del territorio veronese: il Santuario della Madonna della Corona. Di fondazione medievale da secoli attira numerosi pellegrini che si recano presso l’edificio non solo ammaliati dallo strepitoso scenario che esso offre ma anche per l’immagine della Madonna che richiama fedeli da tutto il mondo. Nello specifico sono state due le raffigurazioni della Vergine che nel corso della storia sono state motivo di devozione e che testimoniano la costanza presenza di Maria nella vita di Cristo. Nella prima, risalente al ‘300, la Vergine ritratta in trono mentre tiene tra le braccia il figlio appena nato rappresenta la prima forma di devozione mariana del luogo, dove Maria era raffigurata come una madre che con il suo mantello protegge i fedeli. Secondo gli studi tale devozione risalirebbe all’epoca di San Zeno, patrono della città, che detiene la cattedra vescovile della vicina Verona dal 362 fino alla sua morte nel 380. Dimostrazione di tale antichità sarebbero non solo le diverse chiese intitolate alle Madonna, prima tra tutte il duomo della città consacrato nel 1187 a Santa Maria Matricolare, ma anche le diverse opere disseminate tra le parrocchie del territorio. La seconda raffigurazione del Santuario della Madonna della Corona risale invece al 1432 e rappresenta la Pietà, dove Maria mentre sorregge tra le braccia il corpo del figlio morto. Questo tipo di raffigurazione si diffonde a partire dal XV secolo, in parallelo con l’inizio della diffusione di diverse apparizioni aventi come protagonisti esponenti del popolo. Oggi centrale per il pellegrinaggio e la devozione è la seconda rappresentazione esposta sopra l’altare centrale della Chiesa.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/90698