This thesis examines the role of climate change in the Roman world between the 2nd century BCE and the 7th century CE, with particular focus on the Roman Climatic Optimum and the Late Antique Little Ice Age. The first part provides a historiographical overview of scholarly research on climatic fluctuations in the Roman period, highlighting literary, iconographic, and archaeological sources that attest to the environmental conditions of the era. The second part explores scientific evidence, including archaeometric analyses, dendrochronology, palaeoclimatic data, and variations in sea and glacier levels, which confirm the existence of a warm and humid phase followed by a period of global cooling. The study investigates the impact of these climatic changes on Roman society, focusing on the spread of epidemics, agricultural crises, and the economic and demographic decline of Roman Italy. Finally, specific case studies, such as viticulture in northern regions and environmental transformations in North Africa, are analyzed. The research highlights how climatic variations deeply affected the social, economic, and political dynamics of the Roman world, contributing to the transformations that marked the transition from antiquity to the Middle Ages.

La presente tesi analizza il ruolo dei cambiamenti climatici nel mondo romano tra il II secolo a.C. e il VII secolo d.C., con particolare attenzione all’Optimum Climatico Romano e alla Piccola Età Glaciale Tardoantica. La prima parte offre una rassegna storiografica sull’evoluzione degli studi relativi alle fluttuazioni climatiche in età romana, evidenziando le fonti letterarie, iconografiche e archeologiche che attestano le condizioni ambientali del periodo. La seconda parte esamina le prove scientifiche, tra cui analisi archeometriche, dendrocronologia, dati paleoclimatici e variazioni nei livelli marini e glaciali, che confermano l’esistenza di un periodo di clima caldo e umido seguito da una fase di raffreddamento globale. Viene approfondito l’impatto dei mutamenti climatici sulla società romana, con particolare riguardo alla diffusione di epidemie, alle crisi agricole e al declino economico e demografico dell’Italia romana. Infine, si analizzano casi studio specifici come la viticoltura in aree settentrionali e le trasformazioni ambientali in Nord Africa. La ricerca evidenzia come le variazioni climatiche abbiano inciso profondamente sulle dinamiche sociali, economiche e politiche del mondo romano, contribuendo a spiegare alcune delle trasformazioni che segnarono la transizione dall’antichità al medioevo.

I cambiamenti climatici e il loro impatto nel mondo romano (II secolo a.C. - VII secolo d.C.)

SERMAN, PIETRO
2024/2025

Abstract

This thesis examines the role of climate change in the Roman world between the 2nd century BCE and the 7th century CE, with particular focus on the Roman Climatic Optimum and the Late Antique Little Ice Age. The first part provides a historiographical overview of scholarly research on climatic fluctuations in the Roman period, highlighting literary, iconographic, and archaeological sources that attest to the environmental conditions of the era. The second part explores scientific evidence, including archaeometric analyses, dendrochronology, palaeoclimatic data, and variations in sea and glacier levels, which confirm the existence of a warm and humid phase followed by a period of global cooling. The study investigates the impact of these climatic changes on Roman society, focusing on the spread of epidemics, agricultural crises, and the economic and demographic decline of Roman Italy. Finally, specific case studies, such as viticulture in northern regions and environmental transformations in North Africa, are analyzed. The research highlights how climatic variations deeply affected the social, economic, and political dynamics of the Roman world, contributing to the transformations that marked the transition from antiquity to the Middle Ages.
2024
Climate change and its impact in the Roman world (2nd century BC - 7th century AD)
La presente tesi analizza il ruolo dei cambiamenti climatici nel mondo romano tra il II secolo a.C. e il VII secolo d.C., con particolare attenzione all’Optimum Climatico Romano e alla Piccola Età Glaciale Tardoantica. La prima parte offre una rassegna storiografica sull’evoluzione degli studi relativi alle fluttuazioni climatiche in età romana, evidenziando le fonti letterarie, iconografiche e archeologiche che attestano le condizioni ambientali del periodo. La seconda parte esamina le prove scientifiche, tra cui analisi archeometriche, dendrocronologia, dati paleoclimatici e variazioni nei livelli marini e glaciali, che confermano l’esistenza di un periodo di clima caldo e umido seguito da una fase di raffreddamento globale. Viene approfondito l’impatto dei mutamenti climatici sulla società romana, con particolare riguardo alla diffusione di epidemie, alle crisi agricole e al declino economico e demografico dell’Italia romana. Infine, si analizzano casi studio specifici come la viticoltura in aree settentrionali e le trasformazioni ambientali in Nord Africa. La ricerca evidenzia come le variazioni climatiche abbiano inciso profondamente sulle dinamiche sociali, economiche e politiche del mondo romano, contribuendo a spiegare alcune delle trasformazioni che segnarono la transizione dall’antichità al medioevo.
Clima
Optimum romano
Piccola glaciazione
Società romana
Mediterraneo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/90713