Foveal feedback functions as a neural process which enables the processing of peripheral visual data through the activation of task-relevant stimuli within the foveal retinotopic cortex. The current investigation will examine if the cognitive aspect of this neural process functions similarly to the visuospatial sketchpad in working memory. The research utilized a foveal mask approach with changing stimulus-onset asynchronies (SOAs) along with tasks for spatial awareness and rotational thinking. The initial findings showed the standard central masking pattern which resulted in a mean 9% reduction of peripheral discrimination accuracy. The pattern of performance decreases partially matched theoretical expectations because it appeared early at 100 to 200 milliseconds when participants needed no mental transformation but showed both delayed and distributed responses after 300 milliseconds for moderate rotations and returned to early responses under high task difficulty. The no-mask baseline accuracy showed positive correlation with visuospatial span at the individual level although this indicated working memory involvement without providing definitive proof. Mask-specific interference showed no connection to visuospatial capacity which supports the idea that foveal feedback functions as an additional perceptual channel rather than working memory mechanism. The preliminary evidence suggests an operational connection between visuospatial working memory and foveal feedback yet supports different interpretations and requires validation through larger sample testing.

Il foveal feedback funziona come un meccanismo neurale che supporta l'elaborazione delle informazioni visive periferiche attraverso la riattivazione di stimoli rilevanti all'interno della corteccia retinotopica foveale. Il presente studio ha indagato se l'aspetto cognitivo di questo meccanismo sia riconducibile al concetto di visuospatial sketchpad della memoria di lavoro. È stato utilizzato un paradigma di mascheramento foveale con diverse latenze di stimolo (SOA), in combinazione con compiti di span visuo-spaziale e rotazione mentale. I risultati preliminari hanno replicato il classico effetto di mascheramento centrale, producendo una riduzione media del 9% nell'accuratezza di discriminazione periferica. La distribuzione temporale dei decrementi delle prestazioni ha seguito parzialmente le previsioni teoriche: precoce (100–200 ms) quando non erano richieste trasformazioni mentali, più tardiva e distribuita (oltre i 300 ms) in condizioni di rotazione moderata, e nuovamente precoce in condizioni di difficoltà elevata. A livello individuale, l'accuratezza di base senza maschera ha mostrato una correlazione positiva con lo span visuo-spaziale, suggerendo—ma non dimostrando—un coinvolgimento della memoria di lavoro. Al contrario, l'interferenza specifica della maschera non ha mostrato associazioni con la capacità visuo-spaziale, indicando che il foveal feedback opera come un canale percettivo complementare piuttosto che come un meccanismo mnestico diretto. Nel complesso, questi risultati preliminari suggeriscono un legame funzionale tra memoria visuo-spaziale e foveal feedback, pur rimanendo coerenti con spiegazioni alternative e richiedendo conferma su campioni più ampi.

The Visuospatial Sketchpad as a Cognitive Correlate of Foveal Feedback in Peripheral Object Recognition

PERFUMO, ANNA
2024/2025

Abstract

Foveal feedback functions as a neural process which enables the processing of peripheral visual data through the activation of task-relevant stimuli within the foveal retinotopic cortex. The current investigation will examine if the cognitive aspect of this neural process functions similarly to the visuospatial sketchpad in working memory. The research utilized a foveal mask approach with changing stimulus-onset asynchronies (SOAs) along with tasks for spatial awareness and rotational thinking. The initial findings showed the standard central masking pattern which resulted in a mean 9% reduction of peripheral discrimination accuracy. The pattern of performance decreases partially matched theoretical expectations because it appeared early at 100 to 200 milliseconds when participants needed no mental transformation but showed both delayed and distributed responses after 300 milliseconds for moderate rotations and returned to early responses under high task difficulty. The no-mask baseline accuracy showed positive correlation with visuospatial span at the individual level although this indicated working memory involvement without providing definitive proof. Mask-specific interference showed no connection to visuospatial capacity which supports the idea that foveal feedback functions as an additional perceptual channel rather than working memory mechanism. The preliminary evidence suggests an operational connection between visuospatial working memory and foveal feedback yet supports different interpretations and requires validation through larger sample testing.
2024
The Visuospatial Sketchpad as a Cognitive Correlate of Foveal Feedback in Peripheral Object Recognition
Il foveal feedback funziona come un meccanismo neurale che supporta l'elaborazione delle informazioni visive periferiche attraverso la riattivazione di stimoli rilevanti all'interno della corteccia retinotopica foveale. Il presente studio ha indagato se l'aspetto cognitivo di questo meccanismo sia riconducibile al concetto di visuospatial sketchpad della memoria di lavoro. È stato utilizzato un paradigma di mascheramento foveale con diverse latenze di stimolo (SOA), in combinazione con compiti di span visuo-spaziale e rotazione mentale. I risultati preliminari hanno replicato il classico effetto di mascheramento centrale, producendo una riduzione media del 9% nell'accuratezza di discriminazione periferica. La distribuzione temporale dei decrementi delle prestazioni ha seguito parzialmente le previsioni teoriche: precoce (100–200 ms) quando non erano richieste trasformazioni mentali, più tardiva e distribuita (oltre i 300 ms) in condizioni di rotazione moderata, e nuovamente precoce in condizioni di difficoltà elevata. A livello individuale, l'accuratezza di base senza maschera ha mostrato una correlazione positiva con lo span visuo-spaziale, suggerendo—ma non dimostrando—un coinvolgimento della memoria di lavoro. Al contrario, l'interferenza specifica della maschera non ha mostrato associazioni con la capacità visuo-spaziale, indicando che il foveal feedback opera come un canale percettivo complementare piuttosto che come un meccanismo mnestico diretto. Nel complesso, questi risultati preliminari suggeriscono un legame funzionale tra memoria visuo-spaziale e foveal feedback, pur rimanendo coerenti con spiegazioni alternative e richiedendo conferma su campioni più ampi.
Psychology
Visual Perception
Foveal Feedback
Working Memory
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/91043