La limitata capacità riparativa della cartilagine articolare rende l’osteoartrite una delle principali sfide della medicina moderna. In questo contesto, l’impiego di biomateriali avanzati rappresenta una strategia promettente per stimolare efficacemente i processi di rigenerazione tissutale. Tra le opzioni emergenti, i concentrati piastrinici hanno suscitato un crescente interesse per il loro contenuto di fattori bioattivi. In particolare, la membrana leuco-fibrino-piastrinica (LFPm), prodotta presso il Dipartimento di Medicina Trasfusionale dell’Ospedale di Belluno, si configura come un biomateriale multifunzionale, capace di fornire supporto strutturale e rilasciare cellule, citochine e fattori di crescita in modo controllato. Il presente studio si propone di analizzare le caratteristiche morfologiche, istologiche e biochimiche della LFPm per valutarne il potenziale di impiego nella rigenerazione della cartilagine. L’analisi istologica mediante le colorazioni Ematossilina-Eosina, Biebrich Scarlet e Picrosirius Red ha permesso una valutazione qualitativa della microstruttura e dei principali elementi tissutali, mentre la microscopia elettronica a scansione (SEM) ha messo in evidenza l’organizzazione tridimensionale della matrice fibrinica. Infine, saggi ELISA sono stati utilizzati per quantificare il rilascio di fattori di crescita coinvolti nella rigenerazione della cartilagine. I risultati ottenuti confermano le potenzialità strutturali e bioattive della LFPm, supportandone l’impiego come scaffold biologico per il recupero di danni cartilaginei nell’osteoartrite.
Analisi morfologica, istologica e biochimica di una membrana leuco-fibrino-piastrinica per la rigenerazione della cartilagine articolare
CAROTENUTO, MARTINA
2024/2025
Abstract
La limitata capacità riparativa della cartilagine articolare rende l’osteoartrite una delle principali sfide della medicina moderna. In questo contesto, l’impiego di biomateriali avanzati rappresenta una strategia promettente per stimolare efficacemente i processi di rigenerazione tissutale. Tra le opzioni emergenti, i concentrati piastrinici hanno suscitato un crescente interesse per il loro contenuto di fattori bioattivi. In particolare, la membrana leuco-fibrino-piastrinica (LFPm), prodotta presso il Dipartimento di Medicina Trasfusionale dell’Ospedale di Belluno, si configura come un biomateriale multifunzionale, capace di fornire supporto strutturale e rilasciare cellule, citochine e fattori di crescita in modo controllato. Il presente studio si propone di analizzare le caratteristiche morfologiche, istologiche e biochimiche della LFPm per valutarne il potenziale di impiego nella rigenerazione della cartilagine. L’analisi istologica mediante le colorazioni Ematossilina-Eosina, Biebrich Scarlet e Picrosirius Red ha permesso una valutazione qualitativa della microstruttura e dei principali elementi tissutali, mentre la microscopia elettronica a scansione (SEM) ha messo in evidenza l’organizzazione tridimensionale della matrice fibrinica. Infine, saggi ELISA sono stati utilizzati per quantificare il rilascio di fattori di crescita coinvolti nella rigenerazione della cartilagine. I risultati ottenuti confermano le potenzialità strutturali e bioattive della LFPm, supportandone l’impiego come scaffold biologico per il recupero di danni cartilaginei nell’osteoartrite.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/92069