Nel 2019 la pandemia da COVID-19 ha scosso profondamente l’intera popolazione mondiale, stravolgendo le priorità globali e ponendo in primo piano la tematica della corretta sanificazione degli ambienti e delle superfici, considerata la prima e più efficace misura di prevenzione del contagio. In particolare, si è resa necessaria l’adozione di strategie di disinfezione efficaci nei confronti dei patogeni ma al contempo sicure per l’uomo e che garantiscano, possibilmente, la prosecuzione delle attività. A tal proposito, le tecnologie di disinfezione attualmente impiegate denotano alcune lacune dal punto di vista applicativo, che ne riducono l’efficacia in contesti operativi complessi. Per esempio, le radiazioni ultraviolette, in particolare gli UV-C, risultano altamente battericide nei confronti degli acidi nucleici dei patogeni; tuttavia, il loro l’utilizzo è fortemente limitato dal potenziale rischio cancerogeno per occhi e cute degli umani e degli animali. In questo elaborato verrà discussa e valutata l’efficacia battericida di un dispositivo sviluppato da un team di ingegneri del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università degli Studi di Padova basato sull’impiego di lunghezze d’onda vicine allo spettro del visibile per inibire la crescita di microrganismi patogeni, proponendo un’alternativa di disinfezione da poter utilizzare in presenza.
Valutazione dell’efficacia microbicida di fonti UV LED nei confronti di Legionella pneumophila
FRARE, ARIANNA
2024/2025
Abstract
Nel 2019 la pandemia da COVID-19 ha scosso profondamente l’intera popolazione mondiale, stravolgendo le priorità globali e ponendo in primo piano la tematica della corretta sanificazione degli ambienti e delle superfici, considerata la prima e più efficace misura di prevenzione del contagio. In particolare, si è resa necessaria l’adozione di strategie di disinfezione efficaci nei confronti dei patogeni ma al contempo sicure per l’uomo e che garantiscano, possibilmente, la prosecuzione delle attività. A tal proposito, le tecnologie di disinfezione attualmente impiegate denotano alcune lacune dal punto di vista applicativo, che ne riducono l’efficacia in contesti operativi complessi. Per esempio, le radiazioni ultraviolette, in particolare gli UV-C, risultano altamente battericide nei confronti degli acidi nucleici dei patogeni; tuttavia, il loro l’utilizzo è fortemente limitato dal potenziale rischio cancerogeno per occhi e cute degli umani e degli animali. In questo elaborato verrà discussa e valutata l’efficacia battericida di un dispositivo sviluppato da un team di ingegneri del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università degli Studi di Padova basato sull’impiego di lunghezze d’onda vicine allo spettro del visibile per inibire la crescita di microrganismi patogeni, proponendo un’alternativa di disinfezione da poter utilizzare in presenza.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/92088