Le malattie mitocondriali costituiscono un gruppo eterogeneo di patologie genetiche rare, caratterizzate da un’elevata complessità sia diagnostica che terapeutica. Attualmente, i trattamenti disponibili sono limitati e si basano su interventi di tipo sintomatico, senza affrontare le cause molecolari presenti alla base. In questo contesto, le recenti innovazioni nel campo della terapia genica, e in particolare del gene editing, aprono nuove prospettive per lo sviluppo di strategie più efficaci e mirate. Tuttavia, l'applicazione clinica di tali approcci è ancora ostacolata da sfide di natura sia tecnica che bioetica che richiedono approfondimenti scientifici e regolatori. Un modello particolarmente promettente per l'applicazione del gene editing è rappresentato dall'Atrofia Ottica Dominante (DOA), una delle forme più comuni di neuropatia ottica ereditaria. La DOA è principalmente associata a mutazioni del gene OPA1, che codifica una proteina essenziale per il mantenimento della dinamica mitocondriale e per la funzionalità delle cellule gangliari retiniche, i cui assoni costituiscono il nervo ottico. Le alterazioni in OPA1 compromettono la trasduzione degli impulsi luminosi al SNC, determinando una progressiva perdita della vista. Questa tesi si propone di analizzare le principali caratteristiche delle patologie mitocondriali, con particolare attenzione alla DOA, e di esplorare le potenzialità e i limiti del gene editing come strumento terapeutico innovativo.
Il Gene Editing come Approccio Terapeutico nelle Patologie Mitocondriali: il caso di OPA1
ROS, ANGELA
2024/2025
Abstract
Le malattie mitocondriali costituiscono un gruppo eterogeneo di patologie genetiche rare, caratterizzate da un’elevata complessità sia diagnostica che terapeutica. Attualmente, i trattamenti disponibili sono limitati e si basano su interventi di tipo sintomatico, senza affrontare le cause molecolari presenti alla base. In questo contesto, le recenti innovazioni nel campo della terapia genica, e in particolare del gene editing, aprono nuove prospettive per lo sviluppo di strategie più efficaci e mirate. Tuttavia, l'applicazione clinica di tali approcci è ancora ostacolata da sfide di natura sia tecnica che bioetica che richiedono approfondimenti scientifici e regolatori. Un modello particolarmente promettente per l'applicazione del gene editing è rappresentato dall'Atrofia Ottica Dominante (DOA), una delle forme più comuni di neuropatia ottica ereditaria. La DOA è principalmente associata a mutazioni del gene OPA1, che codifica una proteina essenziale per il mantenimento della dinamica mitocondriale e per la funzionalità delle cellule gangliari retiniche, i cui assoni costituiscono il nervo ottico. Le alterazioni in OPA1 compromettono la trasduzione degli impulsi luminosi al SNC, determinando una progressiva perdita della vista. Questa tesi si propone di analizzare le principali caratteristiche delle patologie mitocondriali, con particolare attenzione alla DOA, e di esplorare le potenzialità e i limiti del gene editing come strumento terapeutico innovativo.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/92119