Epistemologia del tempo e interpretazioni cosmologiche

The aims of this study on time are first to explore its ontological meaning in the historical developments that have accompanied its interpretative evolution, and then to examine some theoretical critical issues raised by recent literature. With some original theses, some alternative explanations for the expansion of the universe are then analyzed, which the current interpretation claims to be observed experimentally, by means of a model based on the 'specific time' of photons as an alternative to the 'universal time'. Furthermore, it is hypothesized a model that considers the presence of an energy density in the cosmic fluid (called aether) that interacts with the incident radiation, thus determining a redshift effect in the wavelength, or an even longer time for the same radiation to diffuse. The consistency of 'specific time' has been verified with Minkowski spacetime, with Einstein's principles of special relativity, and with Friedman's equations of cosmic dynamics. Having demonstrated the fallacy of this 'specific time' hypothesis, the positive conclusion is that there is no need to postulate a universal time. Once one is defined, its uniqueness or universality can be demonstrated (within the limits of the adopted models). To complement the study, possible causes of the redshift, alternative to the standard cosmological model, were analyzed. It has been taken in consideration the hypothesis that the same universe behaves like a black body, emitting a radiation (the cosmic microwave radiation) that can interact with the observed photons coming from remote sources, attenuating their energy and determining their redshift. A cross section for photons, and a model for photon-photon interactions that respects the law of conservation of energy have therefore been hypothesized. As a basis for the conjectures, direct observational evidence was considered, not interpreted by means of theories, obtaining (from the comparison with other standard candles) better distance estimates than the official ones based on Hubble's law. This addendum is included as an Annex, believing that the same conjectures and some original models can represent a reference for future in-depth studies.

Gli intenti di questo approfondimento sul tempo sono in primis esplorarne il significato ontologico negli sviluppi storici che ne hanno accompagnato l’evoluzione interpretativa, quindi esaminarne alcune criticità teoriche proposte dalla recente letteratura e, con alcune tesi originali, analizzare delle spiegazioni alternative all'espansione dell'universo, che l'interpretazione corrente pretende osservata sperimentalmente, per mezzo di un modello basato sul 'tempo specifico' dei fotoni alternativo al 'tempo universale' e di un modello che consideri la presenza di una densità energetica nel fluido cosmico (chiamato etere) che interagisca con la radiazione incidente e determini un effetto di redshift nella lunghezza d’onda, quindi ancora un maggior tempo per la diffusione della radiazione stessa. Del 'tempo specifico' è stata verificata la consistenza con lo spaziotempo di Minkowski, con i princìpi della relatività ristretta di Einstein e con le equazioni della dinamica cosmica di Fridman. Dimostrata la fallacia di questa ipotesi del 'tempo specifico', si è tratto come risultato positivo la non-necessità di postulare un tempo universale considerato che, definitone uno, se ne può dimostrare l’unicità o universalità (nei limiti dei modelli adottati). A integrazione dell’approfondimento, sono state analizzate possibili cause del redshift alternative alle dinamiche espansive dell’universo e si è considerata l’ipotesi che l’universo stesso si comporti come un corpo nero, emettendo una radiazione che possa interagire con i fotoni delle sorgenti remote attenuandone l’energia e determinandone un redshift, dopo aver ricavato una sezione d’urto per i fotoni che consenta le interazioni fotone-fotone. A fondamento delle congetture sono state considerate le evidenze osservative dirette, non interpretate per mezzo di teorie. Purtroppo non si è “chiuso il cerchio” con una spiegazione scientifica alle congetture presentate che fosse pienamente sostenibile, ma si riporta l’intero approfondimento come Allegato, ritenendo che le stesse congetture e alcuni modelli originali possano rappresentare un potenziale riferimento per futuri approfondimenti.