Negli ultimi decenni i materiali compositi sono stati impiegati in numerosi ambiti, come quello aerospaziale e automobilistico, e in seguito anche nel contesto sportivo. Tra gli sport che più hanno beneficiato di questi materiali, la vela rappresenta un caso esemplare, soprattutto se si considerano competizioni di alto livello come la Coppa America. Il rapporto resistenza-peso e la varietà di tecnologie di produzione rendono questi materiali particolarmente adatti per realizzare strutture innovative e raggiungere elevate prestazioni. Nello specifico dell’ambito velico, la randa utilizzata recentemente in Coppa America è chiamata twin skin mainsail: viene realizzata con due pelli che corrispondono al lato superiore e inferiore del profilo aerodinamico, collegate ad un albero con sezione a D che costituisce il bordo d’ingresso. Tutti gli elementi coinvolti sono ottenuti con materiali compositi. Le vele utilizzano la tecnologia 3Di di North Sails, in cui si combinano fibre di varia tipologia in nastri, poi stesi da un robot su uno stampo tridimensionale e sottoposti a curing. Per l’albero si può utilizzare una struttura sandwich con skin in composito fibro-rinforzato e core in schiuma e nido d’ape; altrimenti una tecnologia più semplice è l’avvolgimento su un mandrino della fibra di carbonio, ottenendo così una struttura monolitica rinforzata sia assialmente sia tangenzialmente.
Materiali compositi: performance in ambito velico
BREDA, BEATRICE
2024/2025
Abstract
Negli ultimi decenni i materiali compositi sono stati impiegati in numerosi ambiti, come quello aerospaziale e automobilistico, e in seguito anche nel contesto sportivo. Tra gli sport che più hanno beneficiato di questi materiali, la vela rappresenta un caso esemplare, soprattutto se si considerano competizioni di alto livello come la Coppa America. Il rapporto resistenza-peso e la varietà di tecnologie di produzione rendono questi materiali particolarmente adatti per realizzare strutture innovative e raggiungere elevate prestazioni. Nello specifico dell’ambito velico, la randa utilizzata recentemente in Coppa America è chiamata twin skin mainsail: viene realizzata con due pelli che corrispondono al lato superiore e inferiore del profilo aerodinamico, collegate ad un albero con sezione a D che costituisce il bordo d’ingresso. Tutti gli elementi coinvolti sono ottenuti con materiali compositi. Le vele utilizzano la tecnologia 3Di di North Sails, in cui si combinano fibre di varia tipologia in nastri, poi stesi da un robot su uno stampo tridimensionale e sottoposti a curing. Per l’albero si può utilizzare una struttura sandwich con skin in composito fibro-rinforzato e core in schiuma e nido d’ape; altrimenti una tecnologia più semplice è l’avvolgimento su un mandrino della fibra di carbonio, ottenendo così una struttura monolitica rinforzata sia assialmente sia tangenzialmente.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/92420