The non-therapeutic use of anabolic-androgenic steroids (AAS), widespread in athletes and amateur athletes, is associated with a significant increase in cardiovascular risk, particularly among young and apparently healthy subjects. This paper provides a critical review of recent scientific literature, with the aim of outlining the main pathophysiological alterations induced by chronic AAS use on the cardiovascular system. Observational and prospective studies, including large-scale follow-up cohorts, were analyzed, highlighting a statistically significant association between AAS use and an increased incidence of acute myocardial infarction, cardiomyopathies, heart failure, arrhythmias, and thromboembolic phenomena. The identified pathogenetic mechanisms include myocardial hypertrophy, endothelial dysfunction, accelerated atherosclerosis, hemostatic imbalances, and alterations in lipid metabolism. We also examine standard and advanced cardiac imaging data (standard and speckle-tracking echocardiography, cardiac magnetic resonance resonance) that confirm pathological left ventricular remodeling and subclinical reduction in systolic function. AAS use is associated with left ventricular hypertrophy, diastolic dysfunction, and clinical or subclinical alterations in systolic function, with a variable potential for reversibility depending on the duration, intensity of exposure, and drug discontinuation. It should also be emphasized that studies need to include assessment of myocardial strain (advanced imaging) to detect the existence of subclinical systolic dysfunction. The evidence suggests that AAS induce dose- and time-dependent cardiovascular damage, associated with adverse outcomes in cases of chronic exposure. The thesis emphasizes the need for a multidisciplinary approach to the phenomenon, promoting primary prevention strategies, health education, and clinical surveillance of at-risk individuals.

L'impiego non terapeutico degli steroidi anabolizzanti androgeni (AAS), largamente diffuso in ambito sportivo e amatoriale, è correlato a un significativo incremento del rischio cardiovascolare, in particolare tra soggetti giovani e apparentemente sani. Il presente elaborato propone una revisione critica della letteratura scientifica recente, con l9obiettivo di delineare le principali alterazioni fisiopatologiche indotte dall9uso cronico di AAS sul sistema cardiovascolare. Sono stati analizzati studi osservazionali e prospettici, incluse coorti ad ampio follow-up, che evidenziano un9associazione statisticamente significativa tra l9utilizzo di AAS e aumento di incidenza di infarto miocardico acuto, cardiomiopatie, scompenso cardiaco, aritmie e fenomeni tromboembolici. I meccanismi patogenetici identificati comprendono ipertrofia miocardica, disfunzione endoteliale, aterosclerosi accelerata, squilibri emostatici e alterazioni del metabolismo lipidico. Vengono inoltre esaminati i dati di imaging cardiaco standard e avanzato (ecocardiografia standard e speckle-tracking, risonanza magnetica cardiaca) che confermano il rimodellamento patologico del ventricolo sinistro e la riduzione subclinica della funzione sistolica. L9utilizzo di AAS è associato a ipertrofia ventricolare sinistra, disfunzione diastolica e alterazioni cliniche o subcliniche della funzione sistolica, con un potenziale di reversibilità variabile a seconda della durata, dell'intensità dell'esposizione e della sospensione del farmaco. Va inoltre sottolineato che gli studi necessitano di includere la valutazione dello strain miocardico (imaging avanzato), per poter rilevare l9esistenza di una disfunzione sistolica subclinica. Le evidenze raccolte suggeriscono che gli AAS inducono un danno cardiovascolare dose- e tempo-dipendente, associato a esiti sfavorevoli in caso di esposizione cronica. La tesi sottolinea la necessità di un inquadramento multidisciplinare del fenomeno, promuovendo strategie di prevenzione primaria, educazione sanitaria e sorveglianza clinica dei soggetti a rischio.

DOPING ED EFFETTI SUL SISTEMA CARDIOVASCOLARE: ANALISI DEI RISCHI LEGATI ALL’USO DI STEROIDI ANDROGENI ANABOLIZZANTI NELLO SVILUPPO DI DISTURBI CARDIOVASCOLARI

BATTISTIN, DENIS
2024/2025

Abstract

The non-therapeutic use of anabolic-androgenic steroids (AAS), widespread in athletes and amateur athletes, is associated with a significant increase in cardiovascular risk, particularly among young and apparently healthy subjects. This paper provides a critical review of recent scientific literature, with the aim of outlining the main pathophysiological alterations induced by chronic AAS use on the cardiovascular system. Observational and prospective studies, including large-scale follow-up cohorts, were analyzed, highlighting a statistically significant association between AAS use and an increased incidence of acute myocardial infarction, cardiomyopathies, heart failure, arrhythmias, and thromboembolic phenomena. The identified pathogenetic mechanisms include myocardial hypertrophy, endothelial dysfunction, accelerated atherosclerosis, hemostatic imbalances, and alterations in lipid metabolism. We also examine standard and advanced cardiac imaging data (standard and speckle-tracking echocardiography, cardiac magnetic resonance resonance) that confirm pathological left ventricular remodeling and subclinical reduction in systolic function. AAS use is associated with left ventricular hypertrophy, diastolic dysfunction, and clinical or subclinical alterations in systolic function, with a variable potential for reversibility depending on the duration, intensity of exposure, and drug discontinuation. It should also be emphasized that studies need to include assessment of myocardial strain (advanced imaging) to detect the existence of subclinical systolic dysfunction. The evidence suggests that AAS induce dose- and time-dependent cardiovascular damage, associated with adverse outcomes in cases of chronic exposure. The thesis emphasizes the need for a multidisciplinary approach to the phenomenon, promoting primary prevention strategies, health education, and clinical surveillance of at-risk individuals.
2024
DOPING AND EFFECTS ON THE CARDIOVASCULAR SYSTEM: RISK ANALYSIS OF ANABOLIC ANDROGENIC STEROID USE IN THE DEVELOPMENT OF CARDIOVASCULAR DISORDERS
L'impiego non terapeutico degli steroidi anabolizzanti androgeni (AAS), largamente diffuso in ambito sportivo e amatoriale, è correlato a un significativo incremento del rischio cardiovascolare, in particolare tra soggetti giovani e apparentemente sani. Il presente elaborato propone una revisione critica della letteratura scientifica recente, con l9obiettivo di delineare le principali alterazioni fisiopatologiche indotte dall9uso cronico di AAS sul sistema cardiovascolare. Sono stati analizzati studi osservazionali e prospettici, incluse coorti ad ampio follow-up, che evidenziano un9associazione statisticamente significativa tra l9utilizzo di AAS e aumento di incidenza di infarto miocardico acuto, cardiomiopatie, scompenso cardiaco, aritmie e fenomeni tromboembolici. I meccanismi patogenetici identificati comprendono ipertrofia miocardica, disfunzione endoteliale, aterosclerosi accelerata, squilibri emostatici e alterazioni del metabolismo lipidico. Vengono inoltre esaminati i dati di imaging cardiaco standard e avanzato (ecocardiografia standard e speckle-tracking, risonanza magnetica cardiaca) che confermano il rimodellamento patologico del ventricolo sinistro e la riduzione subclinica della funzione sistolica. L9utilizzo di AAS è associato a ipertrofia ventricolare sinistra, disfunzione diastolica e alterazioni cliniche o subcliniche della funzione sistolica, con un potenziale di reversibilità variabile a seconda della durata, dell'intensità dell'esposizione e della sospensione del farmaco. Va inoltre sottolineato che gli studi necessitano di includere la valutazione dello strain miocardico (imaging avanzato), per poter rilevare l9esistenza di una disfunzione sistolica subclinica. Le evidenze raccolte suggeriscono che gli AAS inducono un danno cardiovascolare dose- e tempo-dipendente, associato a esiti sfavorevoli in caso di esposizione cronica. La tesi sottolinea la necessità di un inquadramento multidisciplinare del fenomeno, promuovendo strategie di prevenzione primaria, educazione sanitaria e sorveglianza clinica dei soggetti a rischio.
Doping
Sistema cardiaco
Abusi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/92625