L’esposizione, l’allenamento e la partecipazione a competizioni in condizioni di altitudine, come avviene per gli sport di montagna, inducono degli adattamenti che compromettono le prestazioni. Il più impattante, a questo proposito, è l’ipossia, che riduce la quantità di ossigeno disponibile e quindi utilizzabile dall’organismo per la produzione di energia e il regolare svolgimento di tutti quei processi che permettono l’aumento e il mantenimento della performance e del recupero successivo all’attività. Pratiche sportive che sono particolarmente svantaggiate da queste condizioni sono gli sport di endurance, in quanto le loro caratteristiche di medio-bassa intensità e lunga durata si avvalgono principalmente del sistema aerobico e, quindi, dell’energia ricavata dall’ossigeno e dal suo intervento diretto sui substrati e su parametri specifici direttamente correlabili alla prestazione. È stato osservato, e successivamente indagato, che un adeguato e studiato apporto nutrizionale può mitigare gli effetti indotti dall’ipossia e addirittura migliorare indici e parametri specifici importanti per la performance di atleti di sport di endurance in quota. Tra i vari interventi nutrizionali su cui sono state svolte ricerche ed esperimenti, in questo elaborato è stata trattata la dieta chetogenica in quanto, su di essa, la letteratura scientifica è particolarmente divisa e ancora non sono state delineate delle linee guida specifiche per il suo impiego in contesto di miglioramento della prestazione di atleti di sport di endurance in ambiente montano. Tramite la revisione di cinque articoli scientifici a riguardo, sono stati presi in considerazione e analizzati i principali adattamenti metabolici indotti da periodi di intervento tramite KD, e altre diete ad essa paragonate, su atleti di diverse categorie e discipline, al fine di trarre delle conclusioni sulla possibile implicazione di una dieta ad alto contenuto di grassi e basso di carboidrati per il miglioramento della prestazione di tali atleti nei relativi sport di endurance in altitudine.
Possibile implicazione della dieta chetogenica per il miglioramento della performance degli atleti di sport di endurance in quota
GANDIN SANSON, ALESSANDRO
2024/2025
Abstract
L’esposizione, l’allenamento e la partecipazione a competizioni in condizioni di altitudine, come avviene per gli sport di montagna, inducono degli adattamenti che compromettono le prestazioni. Il più impattante, a questo proposito, è l’ipossia, che riduce la quantità di ossigeno disponibile e quindi utilizzabile dall’organismo per la produzione di energia e il regolare svolgimento di tutti quei processi che permettono l’aumento e il mantenimento della performance e del recupero successivo all’attività. Pratiche sportive che sono particolarmente svantaggiate da queste condizioni sono gli sport di endurance, in quanto le loro caratteristiche di medio-bassa intensità e lunga durata si avvalgono principalmente del sistema aerobico e, quindi, dell’energia ricavata dall’ossigeno e dal suo intervento diretto sui substrati e su parametri specifici direttamente correlabili alla prestazione. È stato osservato, e successivamente indagato, che un adeguato e studiato apporto nutrizionale può mitigare gli effetti indotti dall’ipossia e addirittura migliorare indici e parametri specifici importanti per la performance di atleti di sport di endurance in quota. Tra i vari interventi nutrizionali su cui sono state svolte ricerche ed esperimenti, in questo elaborato è stata trattata la dieta chetogenica in quanto, su di essa, la letteratura scientifica è particolarmente divisa e ancora non sono state delineate delle linee guida specifiche per il suo impiego in contesto di miglioramento della prestazione di atleti di sport di endurance in ambiente montano. Tramite la revisione di cinque articoli scientifici a riguardo, sono stati presi in considerazione e analizzati i principali adattamenti metabolici indotti da periodi di intervento tramite KD, e altre diete ad essa paragonate, su atleti di diverse categorie e discipline, al fine di trarre delle conclusioni sulla possibile implicazione di una dieta ad alto contenuto di grassi e basso di carboidrati per il miglioramento della prestazione di tali atleti nei relativi sport di endurance in altitudine.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/92639