Sebbene i movimenti primordiali siano stati evolutivamente progettati per rispondere alle necessità quotidiane di sopravvivenza, il progresso tecnologico e il cambiamento dello stile di vita hanno ridotto la necessità di movimento fisico, portando l’uomo a dedicare meno tempo all’esercizio. Conseguentemente, questo ha avuto un impatto ad ampio raggio sulla salute dell’uomo, aumentando il rischio di mortalità, malattie cardiovascolari, cancro, disfunzioni metaboliche e problematiche muscolo-scheletriche. Difatti, a causa di uno stile di vita sedentario, la funzionalità del sistema neuromuscolare è stata in parte compromessa, impattando sulla fluidità e l’efficacia nell’esecuzione di qualsiasi movimento quotidiano. In particolare, il declino delle capacità fisiche, quali forza, mobilità articolare, flessibilità e controllo motorio, nella popolazione anziana over 65 spesso si manifesta con una maggiore incidenza delle cadute e infortuni correlati, compromettendo la qualità della vita e limitando le attività quotidiane a causa della paura di cadere. L’argomento che il presente elaborato intende approfondire, attraverso una revisione attenta della letteratura scientifica, è la valutazione della pratica dello squat come movimento fondamentale per il recupero e il ripristino delle funzioni fisiche, e il conseguente miglioramento in ottica di longevità.
Il Primal Pattern "Squatting" come chiave della longevità: effetti, benefici e proposte allenanti
PASTORELLO, SARA
2024/2025
Abstract
Sebbene i movimenti primordiali siano stati evolutivamente progettati per rispondere alle necessità quotidiane di sopravvivenza, il progresso tecnologico e il cambiamento dello stile di vita hanno ridotto la necessità di movimento fisico, portando l’uomo a dedicare meno tempo all’esercizio. Conseguentemente, questo ha avuto un impatto ad ampio raggio sulla salute dell’uomo, aumentando il rischio di mortalità, malattie cardiovascolari, cancro, disfunzioni metaboliche e problematiche muscolo-scheletriche. Difatti, a causa di uno stile di vita sedentario, la funzionalità del sistema neuromuscolare è stata in parte compromessa, impattando sulla fluidità e l’efficacia nell’esecuzione di qualsiasi movimento quotidiano. In particolare, il declino delle capacità fisiche, quali forza, mobilità articolare, flessibilità e controllo motorio, nella popolazione anziana over 65 spesso si manifesta con una maggiore incidenza delle cadute e infortuni correlati, compromettendo la qualità della vita e limitando le attività quotidiane a causa della paura di cadere. L’argomento che il presente elaborato intende approfondire, attraverso una revisione attenta della letteratura scientifica, è la valutazione della pratica dello squat come movimento fondamentale per il recupero e il ripristino delle funzioni fisiche, e il conseguente miglioramento in ottica di longevità.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/92646