Aspetti dermatologici nei soggetti con incongruenza di genere: traiettorie di cambiamento durante la terapia ormonale

Background: In the context of gender-affirming therapy, cutaneous changes induced by hormone treatment remain an underexplored field. This thesis investigates the principal dermatological changes observed in transgender patients, tracing their progression over time and proposing guidelines for targeted dermatological management. Aim of the study: The study aims to evaluate, over a 12-month period, the skin and adnexa changes occurring in transgender individuals undergoing gender-affirming hormone therapy (GAHT). In addition, for the most prevalent dermatological conditions, any associations with hormonal levels during GAHT, sebum production, and treatment formulation will be examined. Materials and methods: An observational study was conducted between April 2024 and May 2025 involving 125 patients followed at the Centro di Riferimento Regionale per l’Incongruenza di Genere (CRRIG). Participants were evaluated prior to the initiation of GAHT and subsequently reassessed at 3, 6, and 12 months. The data collection was performed using Microsoft Excel, and the statistical analysis was conducted with R software. The information on hormone levels, treatment formulation, and dosage was extracted from endocrinology clinic records and data entered into the REDCap platform. Results of the study: The findings revealed a significant and opposite trend when comparing masculinizing and feminizing therapies, both in dermatological manifestations (acne, seborrheic dermatitis, androgenetic alopecia) and in dermatological characteristics (skin and genital self-perception), each showing specific patterns in terms of localization and timing. The masculinizing therapy is associated with a greater negative impact compared with the beneficial effects observed under feminizing therapy, a result that can be partially explained by the observed changes in hormone levels and seborrhea. No significant associations have been identified between the different route of hormone therapy administration and the dermatological outcomes assessed. Conclusions: This study delineates the trajectories of dermatological changes occurring during hormone therapy within the gender-affirming process. The results show that the influence of testosterone and, to a lesser extent, estrogen extend beyond expected systemic effects to directly impact the skin and its appendages, reinforcing the recognition of the skin as an independent endocrine organ and a key determinant of bodily self-perception. These findings highlight the importance of comprehensive monitoring for patients on GAHT, encompassing dermatological as well as endocrinological care. The integration of dermatologists within the multidisciplinary gender-affirming team not only enhances the quality of clinical management but also contributes meaningfully to the overall well-being and quality of life of transgender individuals.

Presupposti dello studio: Nel contesto della terapia di affermazione di genere, le modificazioni cutanee indotte dalla terapia ormonale rappresentano un ambito ancora trascurato: questa tesi esplora i principali cambiamenti dermatologici presenti nei pazienti transgender per tracciarne l’evoluzione nel tempo e proporre linee guida mirate alla gestione dermatologica. Obiettivi dello studio: Gli obiettivi dello studio sono quello di valutare in un arco di 12 mesi le modifiche a livello della cute e dei suoi annessi nelle persone transgender che decidono di intraprendere una terapia ormonale di affermazione di genere. Inoltre, per le condizioni dermatologiche più frequenti, è stata valutata la loro relazione con i livelli ormonali e con i livelli di seborrea in corso di GAHT, e in base alla formulazione dei farmaci utilizzati. Materiali e metodi: È stato condotto uno studio osservazionale tra aprile 2024 e maggio 2025 su 125 pazienti seguiti presso il Centro di Riferimento Regionale per l’Incongruenza di Genere (CRRIG). Tali pazienti sono stati visitati prima della GAHT e successivamente sono stati rivalutati durante le visite di controllo a 3, 6 e 12 mesi. I dati sono stati raccolti utilizzando Microsoft Excel e l'analisi statistica è stata condotta con il software R. I dati ormonali, la formulazione e la posologia del trattamento sono, invece, stati raccolti dalle lettere rilasciate durante le visite endocrinologiche e dai dati inseriti sulla piattaforma REDCap. Risultati dello studio: I risultati dello studio hanno mostrato un andamento significativo, antitetico confrontando la terapia mascolinizzante e quella femminilizzante, delle manifestazioni (l’acne, la dermatite seborroica e l’alopecia androgenetica) e delle caratteristiche (la valutazione della percezione della pelle e dei genitali) cutanee, ognuna con proprie specifiche a proposito delle localizzazioni e delle tempistiche. Si è evidenziato come la terapia mascolinizzante abbia un impatto negativo maggiore rispetto a quello benefico della terapia femminilizzante, e questo è possibile spiegarlo in parte attraverso l’osservazione delle modifiche dei valori ormonali e della seborrea. Si è cercato, poi, di verificare se ci fossero associazioni fra le diverse modalità di somministrazione della terapia con tali manifestazioni e caratteristiche, con esito negativo. Conclusioni: Questo studio ha permesso di valutare le traiettorie di cambiamento a livello dermatologico durante la terapia ormonale all’interno del percorso di affermazione di genere. È emerso con chiarezza come il ruolo del testosterone, e in misura minore degli estrogeni, non si limiti solo a determinare i cambiamenti sistemici attesi, ma si rifletta direttamente sulla pelle e sui suoi annessi, confermando la sua natura di organo endocrino indipendente e la sua centralità nella percezione per ogni persona del sé corporeo. Questi risultati mettono in evidenza l’importanza di un monitoraggio per i pazienti in terapia ormonale in grado di garantire una gestione non soltanto endocrinologica ma anche dermatologica: l’integrazione del dermatologo all’interno del team multidisciplinare del percorso di affermazione di genere significa non solo migliorare la qualità dell’assistenza in sé, ma anche contribuire in modo concreto al benessere generale e alla qualità della vita delle persone transgender.