Analisi morfometrica dei tessuti molli periorali dopo espansione rapida del palato in pazienti affetti da labiopalatoschisi: studio osservazionale mediante stereofotogrammetria e scansioni intraorali

Introduction Patients with cleft lip and palate often present transverse and anteroposterior maxillary underdevelopment, which typically requires correction through rapid palatal expansion. The effects of orthodontic treatment are commonly observed at the level of the dental arches, but there are also modifications in the perioral soft tissues. Objective The aim of this study is to assess the effects of rapid maxillary expansion on the soft tissues and dental arches in patients with cleft lip and palate, quantifying these changes using stereophotogrammetry and intraoral scans. Materials and Methods This study includes a sample of 66 patients with clefts (35 with unilateral cleft lip and palate, 15 with bilateral cleft lip and palate, and 16 with isolated cleft palate), aged between 7 and 15 years. Each patient underwent rapid maxillary expansion using a rapid palatal expander. Stereophotogrammetric images (Vectra M3) and intraoral scans (Cerec Primescan and Dexis IS 3800W) were acquired on the day of appliance placement and at the end of the activation phase. The Vectra Analysis Module software was used to compare the pre and post-expansion nasolabial unit and lower third of the face. Autodesk Meshmixer software was used to evaluate the degree of expansion of the upper arch and the symmetry of the expansion. Results The analysis of the stereophotogrammetric scans revealed an average increase in both the nasolabial unit and the lower third of the face across all examined groups, with more pronounced changes observed in patients with unilateral cleft lip and palate. In these individuals, the volumetric and surface increases were slightly greater on the non-cleft side compared to the cleft side, affecting both the nasolabial unit and the lower third. Patients with isolated cleft palate and bilateral cleft lip and palate showed more modest increases in both anatomical regions. Regarding the dental arches, expansion was found to be asymmetric in the majority of patients with unilateral cleft lip and palate (21 out of 35). On the other hand, symmetrical expansion was observed in nearly all subjects with isolated cleft palate (14 out of 16) and in 50% of those with bilateral cleft lip and palate. Conclusions Rapid palatal expansion is a widely used orthodontic treatment in patients with cleft lip and palate. This study demonstrated that orthodontic treatment with a rapid palatal expander has a positive effect on the soft tissues of both the nasolabial unit and the lower third of the face, leading to both surface and volumetric increases in the affected areas. It was not possible to establish a correlation between the expansion of the dental arches and its impact on the soft tissues. The most evident volumetric changes were observed in the lower third of the face, regardless of cleft location. However, a noticeable difference was found in the nasolabial unit, where patients with unilateral cleft lip and palate showed the greatest increase.

Introduzione I pazienti affetti da labiopalatoschisi spesso presentano un iposviluppo trasversale e antero-posteriore del mascellare superiore, che richiede di essere corretto tramite espansione palatale rapida. Gli effetti della terapia ortodontica si evidenziano comunemente a livello delle arcate dentarie, ma esistono anche modificazioni a livello dei tessuti periorali. Scopo dello studio Questo studio ha come obiettivo l’individuazione degli effetti che l’espansione rapida del mascellare produce a livello dei tessuti molli e delle arcate dentarie di pazienti affetti da labiopalatoschisi, valutandone l’entità tramite stereofotogrammetria e scansioni intraorali. Materiali e metodi Lo studio ha coinvolto un campione di 66 pazienti affetti da labiopalatoschisi (35 labiopalatoschisi unilaterali, 15 labiopalatoschisi bilaterali e 16 palatoschisi isolate), aventi un’età compresa tra i 7 e i 15 anni. Ciascun paziente è stato sottoposto a terapia di espansione rapida del mascellare superiore tramite espansore palatale rapido. Il giorno dell’applicazione dell’espansore e il giorno di conclusione delle attivazioni sono state acquisite scansioni stereofotogrammetriche (Vectra M3) e scansioni intraorali (Cerec Primescan e Dexis is 3800W). Il software Vectra Analysis Module ha permesso di confrontare l’unità nasolabiale e il terzo inferiore del volto pre e post-espansione palatale. Invece il software Meshmixer Autodesk ha consentito di verificare l’entità di espansione dell’arcata superiore, nonché la simmetria dell’espansione stessa. Risultati L’analisi delle scansioni stereofotogrammetriche ha consentito di registrare un incremento medio dell’unità nasolabiale e del terzo inferiore del volto in tutti i gruppi esaminati, con variazioni più marcate nei pazienti affetti da labiopalatoschisi monolaterale. In questi soggetti, l’aumento volumetrico e superficiale è risultato lievemente maggiore nel lato sano rispetto al lato patologico, sia per quanto concerne l’unità nasolabiale, sia il terzo inferiore. I pazienti affetti da palatoschisi isolata e labiopalatoschisi bilaterale hanno registrato un aumento più modesto ma comunque significativo, sia a livello dell’unità nasolabiale sia del terzo inferiore. Per quanto concerne le arcate dentarie, l’espansione è risultata asimmetrica nella gran parte dei pazienti affetti da labiopalatoschisi monolaterale (21 su 35). Invece è stata registrata un’espansione simmetrica in quasi tutti i soggetti affetti da palatoschisi isolata (14 su 16) e nel 50% dei pazienti con labiopalatoschisi bilaterale. Conclusioni L’espansione palatale rapida è un trattamento ampiamente utilizzato nei pazienti con labiopalatoschisi. Questo studio ha dimostrato che il trattamento ortodontico effettuato con espansore palatale rapido produce un effetto positivo sia sui tessuti molli dell’unità nasolabiale, che sui tessuti del terzo inferiore del volto, consentendo un aumento sia superficiale che volumetrico delle zone interessate. Non è stato possibile stabilire una correlazione tra l'espansione delle arcate dentarie e il suo impatto sui tessuti molli. I cambiamenti volumetrici più evidenti si sono evidenziati a livello del terzo inferiore, senza particolare distinzione tra la posizione della schisi. È stata invece riscontrata una differenza apprezzabile a livello dell’unità nasolabiale, dove i pazienti affetti da labiopalatoschisi unilaterale hanno mostrato l’incremento maggiore.